L’EX BR FERRARI E I NEONAZISTI TRA I 10.000 NO VAX NEL CORTEO NON AUTORIZZATO DI MILANO
TAFFERUGLI CON LA POLIZIA VICINO ALLA SEDE DELLA CGIL, AGGREDITO UN GIORNALISTA DEL TG5 … I CORTEI NON AUTORIZZATI SI SCIOLGONO, TOLLERANZA ZERO CON CHI VUOLE DIFFONDERE LA PANDEMIA E INNEGGIA AL CRIMINALE BOLSONARO
Quattordicesimo sabato consecutivo a Milano di corteo No green pass. C’era anche l’ex irriducibile delle Brigate rosse, il 76enne Paolo Maurizio Ferrari, alla testa del corteo partito da piazza Fontana a Milano con lo striscione «Ora e sempre resistenza». Ferrari, uscito dal carcere nel 2004, non si è mai dissociato dalla lotta armata e faceva parte del nucleo storico delle Br. Era stato poi arrestato nel 2012 e condannato a 4 anni e mezzo in un’indagine sui No Tav.
Presente per la prima volta anche una ventina di attivisti del gruppo nazifascista varesino «Do.Ra», la comunità dei Dodici raggi.
Diverse migliaia i manifestanti No pass presenti in piazza Fontana già dalle 17. Molto indossavano gadget molto diffusi nella comunità come la spilla rossa «No green pass», o magliette con identica scritta.
In piazza, tra decine di agenti di polizia e carabinieri, anche una donna con un fotomontaggio della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese in accappatoio e la frase: «Come è bello far la doccia da Trieste in giù» in riferimento all’uso degli idranti per sgomberare il presidio dei portuali No green pass.
Tra i manifestanti l’immancabile coro «Trieste chiama, Milano risponde» e gli insulti a giornalisti e fotografi. Attorno alle 19 si contavano circa 8 mila persone in corteo. Alle 20 erano saliti a 10 mila.
Il corteo ha attraversato via Larga e via Mazzini per poi tornare in piazza del Duomo e spostarsi in corso Vittorio Emanuele II, piazza San Babila, corso Venezia e corso Buenos Aires. A causa della folla è stata deviata una ventina di mezzi di superficie, tra tram e autobus di linea Atm. Il traffico è andato in tilt.
La manifestazione ha poi raggiunto piazzale Loreto, dove ci sono stati alcuni momenti di tensione: un giornalista del Tg5 è stato accerchiato e spintonato mentre stava facendo alcune interviste.
Dopo una pausa, il corteo ha bloccato il traffico in viale Abruzzi e si è poi spostato in piazzale Dateo, corso XXII Marzo e piazza Cinque Giornate. La polizia si è schiarata con i blindati (dotati di idranti) all’ingresso di corso di Porta Vittoria ma i manifestanti sono riusciti a sfondare il cordone. Tensione e tafferugli vicino alla Camera del Lavoro. Poi la manifestazione è defluita in via Corridoni e si è ridiretta verso il centro città.
(da agenzie)
Leave a Reply