LIBIA, MANCANO LE NAVI DI SOCCORSO, MUORE UN BAMBINO
RICHIESTE DI AIUTI E TRASBORDI NEL MARE IN TEMPESTA, MA NON CI SONO IMBARCAZIONI… GRAZIE AI POLITICI ASSASSINI CHE HANNO ALLONTANATO LE ONG PER UN PUGNO DI VOTI RAZZISTI
Sono ore di emergenza nel Mediterraneo in tempesta, sguarnito di navi di soccorso mentre continuano i viaggi dei migranti. Un bimbo di tre mesi, Haid, salvato due giorni fa dalla nave spagnola Proactiva Open Arms, è morto questa mattina nella vana attesa di un trasporto sanitario d’urgenza.
La nave umanitaria, che a causa delle proibitive condizioni meteo è costretta a navigare nella zona più al riparo dal vento tra le coste tunisine e quelle libiche con centinaia di persone a bordo, aveva chiesto un trasbordo urgente.
Era necessario portare a terra quanto prima il piccolo, che non riusciva ad alimentarsi, e una donna con un parto prematuro. L’assenza di navi in zona per un possibile trasbordo ha però segnato il destino del piccolo, che non ce l’ha fatta.
Sullo stesso barcone soccorso dalla Proactiva Open Arms anche i corpi di altre due vittime, un bambino e un giovane, recuperate tra i 400 migranti amassati in uno scafo a due piani. La nave spagnola fa sapere che non è in condizione di raggiungere alcun porto almeno fino a sabato.
Alla sala operativa della Guardia costiera sono giunte nuove richieste di aiuto, ma i mezzi presenti in area Sar sono tutti in viaggio verso la Sicilia per portare a terra le circa 1500 persone (cifra record da quando sono in vigore gli accordi con la Libia) recuperate martedi in undici operazioni di soccorso.
La sala operativa ha chiesto alla nave Aquarius di contattare un cargo che navigava in zona per rendersi disponibile ad un altro salvataggio, ma il mercantile non risponde alle chiamate e la Aquarius ha appena sbarcato a Catania circa 500 persone. Altre 250 sono in arrivo a Palermo
(da agenzie)
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