LIFELINE: “ABBIAMO L’AUTORIZZAZIONE A ENTRARE IN ACQUE MALTESI”
LA GERMANIA FA ANCORA RESISTENZA A CONCEDERE L’APPRODO E RIPARTIRE I PROFUGHI
La Lifeline “ha ricevuto” il permesso per entrare in acque maltesi, e cercare riparo dalle cattive condizioni meteo. Lo riferisce l’Ong via Twitter.
Ancora all’alba, in attesa di un accordo sulla distribuzione dei migranti, dalla nave era partito un ultimo disperato appello alle autorità maltesi.
“Fateci entrare in porto o fateci almeno riparare dal vento e dalle onde. C’è gente a bordo che ha bisogno di cure intensive. In tre sono già stati portati in ospedale”, la richiesta lanciata alle prime ore del mattino dal capitano Carl Peter Reisch.
“Molti a bordo stanno soffrendo di mal di mare”, scriveva su Twitter la ong. “Un giorno fa è arrivata la notizia che siamo autorizzati ad entrare a Malta, ma non abbiamo ancora ottenuto l’approvazione. Chiediamo ora se siamo autorizzati a proteggerci almeno dalle alte onde e dal forte vento al largo della costa maltese”.
A ritardare l’ingresso in porto a Malta della Lifeline, ormai al sesto giorno dal salvataggio dei 234 migranti, era il no della Germania all’accordo faticosamente raggiunto dai cinque Paesi europei disposti ad accogliere ognuno una quota dei migranti soccorsi.
Almeno per il fondatore della Ong tedesca, Alex Steier, che ha attribuito al ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer il braccio di ferro con gli altri Paesi.
Malta infatti aveva annunciato l’intenzione di aprire il porto solo una volta chiarito quali Paesi avrebbero ospitato i naufraghi.
Da qui il ritardo nel via libera del primo ministro maltese, Joseph Musquat, in assenza di certezze su numeri e tempi del ricollocamento.
A ieri, i primi a dire sì erano stati Italia, Malta, Francia, Spagna e Portogallo.
(da agenzie)
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