“L’ITALIA DEVE ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA“: L’ULTIMO DELIRIO DEL PROFESSOR ORSINI
DICE CHE DOVREMMO RICONOSCERE L’INDIPENDENZA DEL DONBASS E ”POI SI VEDRA’”
Dopo l’intervista in cui ha detto che ci sono potenti “consorterie” che lo vogliono colpire, il professor Alessandro Orsini – ospite di Piazzapulita, su La7 – è tornato a parlare dell’atteggiamento che dovrebbe avere l’Italia nei confronti della Russia e della guerra in Ucraina.
Mosse che vanno in direzione contraria a quel che sta facendo il nostro governo. A partire dai territori rivendicati dai filorussi e riconosciuti dal Cremlino prima dell’invasione e dai rapporti con l’Unione Europea.
Nella sua analisi, Orsini prima sottolinea che la Cina non può avere nessun ruolo nei tentativi di risolvere il conflitto, ma la palla è esclusivamente nelle mani dell’Unione Europea.
“Questo è un conflitto frontale tra Putin, la Russia e l’Europa. E l’Unione Europea continua a fare questo giochino. Per questo, quando mi chiedono cosa propongo concretamente, io l’ho già detto: l’Italia deve fare tre cose, rompere con l’Unione Europea, fare una dichiarazione ufficiale che abbiamo sbagliato tutti, noi e l’Unione Europea, riconoscere le colpe dell’occidente e quelle di Putin, deve dirsi disponibile al riconoscimento a guerra in corso del Donbass e della Crimea”.
Questi i tre ingredienti della ricetta offerta da Orsini ai telespettatori di Piazzapulita. Insomma, l’Italia dovrebbe fare – secondo lui – l’esatto opposto di quel che sta facendo: prima rompere con la UE, poi dire che anche l’Occidente ha colpe per quel che ha portato al conflitto in Ucraina e, alla fine, accettare la mossa del Cremlino e riconoscere non solo la Crimea, ma anche le repubbliche indipendentiste del Donbass. Idee che alla fine vengono circoscritte: “Si tratta di tentativi e poi bisogna vedere cosa succede”.
Insomma, la sintesi – scritta e detta a voce dallo stesso professore di sociologia – è quella di accettare le richieste di Putin. Poi si vedrà.
(da NetQuotidiano)
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