L’ITALIA HA SPESO, NEL 2023, 270 MILIARDI DI EURO PER LE PENSIONI, COMPRESE QUELLE DI INVALIDITA’
PER LE PRESTAZIONI TEMPORANEE (ASSEGNO UNICO, NASPI, BONUS ECC) SONO STATI EROGATI 38,6 MILIARDI DI EURO (+10,16%) CON UNA CRESCITA DEL 12% PER LA NASPI E DEL 38% SULL’ASSEGNO UNICO INTRODOTTO PERÒ NEL CORSO DEL 2022 (A DIMOSTRAZIONE CHE LA POVERTA’ IN ITALIA AUMENTA)
Nel 2023 è aumentata la spesa per pensioni, soprattutto a causa degli adeguamenti all’inflazione e sono cresciute le entrate contributive. Lo rileva l’Inps. Nell’anno sono stati erogati per pensioni, comprese quelle di invalidità, 269,6 miliardi di euro con un aumento del 6,34% mentre sono arrivati versamenti contributivi per 214,6 euro con un aumento del 4,44% rispetto al 2022 (+4,65% rispetto alle previsioni). Sono stati erogati per le prestazioni temporanee (assegno unico, Naspi, bonus ecc) 38,6 miliardi di euro (+10,16%) con una crescita del 12% per la Naspi e del 38% sull’Assegno unico introdotto però nel corso del 2022
Nel complesso le riscossioni nell’anno ammontano a 395,86 miliardi con un aumento del 4,43% sul 2022 mentre i pagamenti sono stati pari a 396,86 miliardi con un aumento del 7,36% sul 2022. Il dato risente degli adeguamenti all’inflazione (percentuale definitiva calcolata dall’Istat all’8,1%). La spesa per prestazioni istituzionali è stata pari a 317 miliardi. Le pensioni sono state 17,8 milioni e 3,6 milioni le prestazioni per invalidità. L’Inps sottolinea che nell’anno a fronte di 1.434 pensionamenti sono state assunte 4.791 persone portando il personale complessivo a 26.712 dipendenti (+14,63%). I lavoratori assicurati sono 26 milioni mentre le imprese assicurate sono 1,8 milioni.
(da agenzie)
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