M5S, AL VIA IL VOTO SUL DIRETTORIO: NEL NUOVO ORGANISMO A 5 TENTATIVO DI FAR ENTRARE MORRA E LEZZI PER CONTENERE IL DISSENSO
I MILITANTI CHIEDONO DI SOLLEVARE CRIMI DAL SUO INCARICO DI CAPO POLITICO PER AVER AVALLATO UNA CONSULTAZIONE INGANNEVOLE
Mentre i “pontieri” pentastellati lavorano sui parlamentari per cercare di arginare l’onda di “sfiducia” che aleggia tra i 5 stelle nei confronti dell’esecutivo Draghi, già si apre una nuova faglia: quella del voto su Rousseau per il direttorio politico, l’organismo a 5 che dovrà subentrare nei ruoli assegnati al capo politico.
Si apre oggi alle 12 fino alla stessa ora di domani la consultazione sulla piattaforma di Casaleggio per modificare lo statuto del Movimento.
Il direttorio a 5
Con ogni probabilità passerà l’istituzione di un direttorio di cinque persone al posto del capo politico, ruolo oggi detenuto da Vito Crimi. Gli scontenti che non vogliono lasciare il M5S – da Barbara Lezzi a Nicola Morra – potrebbero quindi puntare a conquistare un ruolo direttivo interno. Tra i pronti a candidarsi ci sarebbero la sindaca di Roma Virginia Raggi, europarlamentari come Dino Giarrusso.
Ipotesi Conte nel direttorio
E c’è chi ipotizza anche la candidatura dell’ex premier Giuseppe Conte in seno al nuovo organismo. Un sogno per quanti leggono nell’apertura fatta ieri dall’ex premier, un primo segnale della nuova fase del suo impegno politico. “Continuerò a dare il mio contributo” ha annunciato infatti l’ex premier che ha detto di “credere molto” nella progetto di uno schieramento per lo Sviluppo sostenibile con M5s, Pd e Leu. Un’apertura salutata con favore anche dal presidente della Camera, Roberto Fico che si dice “certo” di continuare a collaborare con Conte.
Proprio Fico, intanto, prova ad arginare il dilagare dei dissidenti. In Parlamento la diplomazia dei 5 stelle cerca di contenere il disagio, abbastanza stretto alla Camera ma pericolosamente forte al Senato, dove il dissenso tocca una trentina di senatori. A Palazzo Madama chi invece ha deciso già per il no a Draghi sta trattando con Italia dei Valori il prestito del simbolo per poter formare un gruppo. In vista della fiducia di domani al Senato, questa sera è prevista una nuova assemblea congiunta dei parlamentari, alla quale forse parteciperà anche Beppe Grillo.
La petizione online per sollevare Crimi
L’ultima carta da giocare sarebbe quella di premere sugli indecisi per non farli votare: un’assenza strategica che servirebbe anche ad evitare eventuali sanzioni contro i ribelli. I quali però non si fanno spaventare: da regolamento, ricordano, non andrebbero contro un premier indicato dal Movimento e quindi si sentono liberi. Ma anche su questo punto fioccano petizioni su Change.org sia per superare la votazione su Rousseau al governo, sia per evitare espulsioni. Circola anche un appello, che porta la firma di una settantina di iscritti cinquestelle, per un nuovo voto sulla piattaforma sul governo Draghi. Nella petizione si chiede inoltre di votare anche sull’eventuale sollevamento dall’incarico di Vito Crimi “per l’avallo di una consultazione ingannevole”.
(da TPI)
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