M5S, CONTE HA SCELTO I SUOI VICE, NIENTE DA FARE PER APPENDINO E AZZOLINA. TAVERNA SARA’ LA VICARIA
TODDE, TAVERNA. RICCIARDI, TURCO E GUBITOSA NELLA NUOVA SEGRETERIA
La squadra è fatta. Il capo politico del M5s Giuseppe Conte ha scelto i nomi che andranno a comporre la nuova segreteria del Movimento. Cinque volti, due donne e tre uomini, alcuni noti alcuni meno.
C’è la vicepresidente del Senato e grillina della prima ora Paola Taverna, ma anche la viceministra al ministero dello Sviluppo economico Alessandra Todde.
Ci sono poi il vicecapogruppo M5s alla Camera Riccardo Ricciardi e il senatore Mario Turco. Tra i nomi meno sentiti nell’ambiente c’è invece quello di Michele Gubitosa, deputato, ex presidente dell’Avellino calcio eletto in un collegio uninominale alle elezioni del 2018.
Questi 5 nomi sono stati ufficializzati nel corso dell’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari del M5s.
Restano fuori dalla segreteria M5s due nomi di peso. Quello della ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e quello della ex sindaca di Torino Chiara Appendino che Conte ha ringraziato, insieme a Raggi, «per l’impegno riposto nel superare i tanti ostacoli».
«Dobbiamo umilmente incassare questa lezione», ha detto l’ex premier nel corso dell’intervento all’assemblea dei gruppi parlamentari M5s alla Camera riferendosi alla sconfitta delle amministrative. «Dobbiamo sentire tutti addosso la delusione di un risultato che non possiamo accettare. Dobbiamo fare autocritica»
Out Alfonso Bonafede, che fino all’ultimo è rimasto in gioco per un ruolo da dirigente nel partito. Ma l’ex premier per il fedelissimo ha in mente un altro ruolo, quello da capogruppo della Camera, poltrona ambita perché snodo cruciale nel prossimo voto per il presidente della Repubblica e nella formazione delle future liste elettorali.
Il blitz per sostituire Davide Crippa per il momento è fallito, l’opzione di forzare la mano andata in naftalina, ma il tema si riproporrà.
Fuori anche Chiara Appendino, sembra per una sua scelta personale. Dopo l’esperienza in Comune a Torino, l’ex sindaca avrebbe declinato per incompatibilità con una presenza fissa o comunque frequente a Roma, anche in considerazione del fatto che nessun emolumento è previsto per gli incarichi di partito.
Fuori anche Vito Crimi, che pure a lungo è stato nella short List di Conte dopo aver traghettato per oltre un anno nel Movimento, ma dovrebbe essere ripescato nella segreteria
Sono tutte personalità vicine all’ex premier quelle scelte, che godono di fiducia da parte del capo politico e poco ingombranti, in modo da non oscurare il ruolo da primus supra partes
Due i senatori, la nota Paola Taverna, fondamentale negli ultimi mesi per portare tra i contiani la quasi totalità dei suoi colleghi al Senato e Mario Turco, già braccio destro di Conte a Palazzo Chigi, considerato una sorta di eminenza grigia al fianco dell’avvocato pugliese, da lui transitano molti dossier delicati, lui stesso ha già iniziato a avviare lo scouting nella società civile in vista di rinnovare le liste quando si voterà.
Due anche i deputati: l’attuale vicepresidente del gruppo Riccardo Ricciardi, considerato a Montecitorio uno dei fedelissimi di Conte, e Michele Gubitosa, abile deputato avellinese che il borsino di Palazzo accreditava come vicino a Luigi Di Maio, ma che negli ultimi mesi si è avvicinato all’ex premier, spedito spesso in tv a difendere le ragioni del Movimento.
C’è poi Alessandra Todde, ex ceo di Olidata, un’avventura, quella con M5s, iniziata con una candidatura alle elezioni europee nel 2019 senza riuscire a essere eletta, chiamata da Conte nel suo secondo governo a ricoprire l’incarico di sottosegretario allo Sviluppo economico e poi promossa a viceministro dello stesso dicastero con l’arrivo di Mario Draghi.
(da agenzie)
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