MACRON AL 24% STACCA MARINE FERMA AL 23%, SEGUONO FILLON 19,5% E MELENCHON 18,5%
INFUOCATO COMIZIO DI MACRON A BERCY DAVANTI A 20.000 SOSTENITORI TRA EMOZIONI, CITAZIONI E CARISMA
A sei giorni dal primo turno, un sondaggio ha mostrato che la coppia Macron-Le Pen sembra poter rintuzzare la rimonta che Francois Fillon e Mèlenchon avevano cominciato da alcuni giorni.
Il leader di En Marche!, protagonista di un comizio infuocato davanti a 20.000 sostenitori a Bercy (Parigi), è in testa con il 24% delle intenzioni di voto, la presidente del Front National segue al 23%, 19,5% per il candidato della destra dei Rèpublicains e 18% per quello della «Francia indomita», l’estrema sinistra.
La Francia che torna «forte e solidale», la speranza e la fine del disfattismo, ma soprattutto tanta Europa sono stati i temi del grande comizio di Macron alla Accorhotels Arena di Bercy.
Il candidato senza partito, al quale per mesi è stato pronosticato un sicuro fallimento, ha mostrato di essere ormai riuscito a mobilitare le folle anche grazie ad un carisma tutto personale, fatto di emotività e di citazioni dotte, come quella di Albert Camus in chiusura.
«Lo sentite il mormorio della primavera? Domenica vinceremo e sarà l’inizio di una nuova Francia»: queste le prima parole di Macron sul palco, guardando diritto negli occhi la moglie Brigitte, seduta in tribuna al fianco del principale alleato, il centrista Francois Bayrou, molto applaudito.
Un clima bollente sulle tribune per un candidato nato tecnocrate – dalla banca d’affari Rotschild al ministero dell’Economia – e diventato via via carismatico.
Un’ora e mezzo di discorso e molti riferimenti alla «generazione Macron», che si riconosce «in Bob Dylan e Vaclav Havel» ma anche in «Michel Rocard e Fran‡ois Mitterrand».
«Restituiremo la Francia al suo ottimismo, alla sua fede nel futuro» ha promesso Macron, strappando il paese all’«immobilismo e al disfattismo», alla voglia di «nostalgia e restaurazione».
L’intento del comizio era anche quello di mostrare che l’entusiasmo mostrato negli ultimi giorni dai sostenitori di Mèlenchon, che sembra però aver esaurito la sua forza ascendente, c’è anche fra le file di En Marche!.
«Noi siamo contro chi vuole chiudere le frontiere – ha gridato Macron attaccando il programma della Le Pen e suscitando salve di fischi – non dovete fischiarli, ma combatterli».
Ed ha poi insistito, «voi dovete combattere, perchè siete dei guerrieri».
Poi, tanta Europa: «siamo per una Francia forte e un’Europa ambiziosa», ha detto Macron, un’«Europa meno burocratica e stanca, meno incerta e più protettrice».
«Sarò il presidente del risveglio della nostra ambizione europea – ha continuato Macron – La vita, il caso, il destino forse, mi hanno offerto il privilegio di proporvi questa scelta. Ne avverto l’onore e la gravità . Sono pronto. Con voi, che avete alzato la testa, al fianco di Brigitte e con chi ci ama».
(da agenzie)
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