MARCO TRAVAGLIO E IL GOVERNO LEGA-M5S DA FAR CADERE
IL DIRETTORE DEL “FATTO” SI E’ ACCORTO CHE LA LEGA E’ IL PARTITO DEGLI AFFARI E DEI POTERI FORTI
È meglio per entrambi che la Lega e il MoVimento 5 Stelle chiudano l’esperienza del governo Conte: lo scrive oggi Marco Travaglio sul Fatto, posizionandosi così dopo appena otto mesi tra gli scontenti del Salvimaio esattamente come aveva fatto con Virginia Raggi a Roma.
Travaglio ospita oggi un articolo di Pietrangelo Buttafuoco che sostiene la tesi contraria (“Il governo vada avanti”) e poi risponde:
Insomma, dopo lo stallo post-4 marzo, i giallo-verdi erano i partner ideali per un governo di almeno parziale “cambiamento”. E nei primi mesi, pur tra mille contraddizioni, frizioni e mediazioni, lo sono stati. Poi il 14 agosto è venuto giù il ponte di Genova e dalle macerie è emerso un dato incontestabile: il “cambiamento” della Lega, quando c’è di mezzo il partito trasversale degli affari, è finto.
Mille freni alla revisione delle concessioni ad Autostrade & C.. La difesa del precariato contro il pur blando dl Dignità . Lo scudo alla grande distribuzione dalle sacrosante chiusure domenicali a rotazione. La tutela degli inutilissimi e costosissimi Tav, Terzo Valico e Pedemontana. E ora degl’inceneritori. Anche l’altro partito trasversale, quello dell’impunità , un tempo presidiato da FI&Pd, ora trova protezione nella Lega: condoni fiscali e ostruzionismi vari sul blocco della prescrizione, le manette agli evasori, la legge sul conflitto d’interessi, la trasparenza sui fondi ai partiti.
La Lega, insomma, per Travaglio è l’avanguardia del potere costituito ed è strano che il direttore del Fatto non citi anche le tante giravolte sull’euro del Carroccio per spiegare la necessità di un divorzio tra i due partner:
Tutte battaglie di retroguardia e di restaurazione che vedono un Carroccio sempre più renzusconizzato (anche per l’infezione dei riciclati berlusconiani in arrivo a frotte) a braccetto con FI, Pd e lobby retrostanti: in Parlamento, nei conciliaboli di corridoio e in piazza con la banda del buco Sì Tav.
Con la benedizione urbi et orbi dei giornaloni.
Impossibile non vedere la gigantesca Ammucchiata dei Gattopardi che avanza a tappe forzate per neutralizzare qualunque cambiamento e punta proprio su Salvini per salvare rendite, privilegi e soldi pubblici.
Senza cambiamenti, il “governo del cambiamento” non c’è più.
Anche perchè prima era inevitabile per mancanza di alternative. Ma ora un’alternativa c’è: il fronte della conservazione e della restaurazione che affratella la Lega a quel che resta di Pd e FI.
In politica, come nella vita, chi si somiglia si piglia. Cosa ci fanno i 5Stelle che vogliono cambiare tutto, o almeno qualcosa, al governo con chi non vuole cambiare nulla?
(da “NextQuotidiano”)
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