MARONI: “LA LINEA LA SCELGO IO”
BOSSI REPLICA: “A CHI VUOLE CACCIARMI FACCIO UNA PERNACCHIA”
La crisi della Lega Nord è arrivata in una fase culminante, al punto da mettere in pericolo la sopravvivenza stessa del partito.
Che il clima sia rovente è ormai chiaro: domenica il segretario del Carroccio in Emilia, Fabio Ranieri, ha proposto l’espulsione di Bossi dopo l’attacco e l’accusa di tradimento rivolta a Maroni.
Sulla questione il segretario taglia corto: “Non mi interessa, non è questo il problema”.
E il ‘Senatur’ fa spallucce: “Sono superiore a queste beghe”, dice Bossi arrivando a Montecitorio e aggiunge: “L’espulsione non mi preoccupa” e se qualcuno dovesse chiederla lui risponderebbe “con una pernacchia”.
Gli elettori si ribellerebbero? “Non so, però mi ribellerei io”.
E a chi gli chiede se Maroni gli sembri un “figlio parricida”, risponde secco: “Per fortuna noi due non siamo padre e figlio”.
Poi pronuncia un monito: “Chi espelle ha paura, non è forte. Io non amo chi espelle, porta il suo Movimento alla rottura. Questo vale per tutti”.
Dopo la dèbà¢cle delle amministrative, lo scontro fra il segretario generale Roberto Maroni e il leader storico Umberto Bossi si è dunque fatto ancora più aperto.
Tanto da provocare la reazione dura del governatore lombardo: “Io sono il segretario, chi non è d’accordo si può accomodare fuori, il mondo è grande, la linea la scelgo io”.
Dipende a quale linea si riferisce ovviamente.
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