MASINI (FORZA ITALIA) DOPO IL COMING OUT: “MI HANNO DATO DELLA PERVERTITA E MALATA, C’E’ TANTA OMOFOBIA IN ITALIA”
NORMALE RICEVERE INSULTI, L’ITALIA E’ PIENA DI FRUSTRATI IGNORANTI E SFIGATI OMOFOBI… “TANTI ESPONENTI ED ELETTORI DI CENTRODESTRA MI HANNO DETTO “SIAMO CON TE”…. CON IL VOTO SEGRETO CI SARANNO SORPRESE
Parla a Open la senatrice di Forza Italia che, dopo aver portato la sua esperienza in Aula è stata vittima di commenti omofobi. Lei è anche l’unica senatrice azzurra che voterà a favore del ddl Zan (o meglio l’unica a dirlo pubblicamente)
Barbara Masini ci ha messo la faccia. La senatrice di Forza Italia è andata in aula, al Senato, e ha raccontato la sua storia, la sua esperienza personale.
Lei, che convive da 12 anni con la sua compagna. Lei, l’unica tra i senatori e le senatrici di Forza Italia, che ha sempre detto di essere a favore del ddl Zan, andando contro il suo partito.
Al suo fianco, in realtà, c’è sempre stato Elio Vito, deputato di Forza Italia, “pecora nera” dei forzisti alla Camera. Anche lui pro-ddl Zan.
A Open Barbara Masini confessa che quello che le ha fatto più male sono state «le offese e alcuni silenzi» subito dopo il coming out in Senato: «Mi hanno offesa, dandomi della perventita, della malata. Dicendomi “chissenfrega della tua vita privata, pensa a lavorare”, non sbandierare la tua vita. Vattene a sinistra. Perché altri colleghi, legittimamente, come Salvini possono portare la loro famiglia nei discorsi al Senato e io no? Questo significa che c’è ancora omofobia di fondo. E mi fa male».
«Non volevo esibirmi, era un “atto dovuto”. Berlusconi? Non mi ha chiamata»
Lei, in realtà ha deciso di esporsi non per visibilità ma perché riteneva che fosse arrivato il momento di farlo, anche alla luce di alcune frasi pronunciate in Senato da alcuni senatori di centro-destra, Lega in primis.
«Non volevo affatto esibirmi, era quasi un atto dovuto per il ruolo che ricopro. Mi hanno detto persino “se non ti riguardava, non te ne occupavi”.
Io, invece, mi sono occupata di tantissime cose in Parlamento, dall’Iva per la musica al 4% allo psicologo scolastico che non c’entra niente con la comunità omosessuale». Altro che perseguire interessi personali. Per fortuna – continua Masini – la politica si è dimostrata responsabile: «Ho ricevuto tante testimonianze di gente di centro-destra che mi ha detto “siamo con te”».
Nel caso in cui dovesse essere chiesto il voto segreto al Senato, non si escludono colpi di scena. Uno che invece non si è fatto sentire per nulla è il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi (che ha criticato duramente il ddl Zan): «Sarei felice di spiegargli perché ho un’altra posizione». Ma lui, niente, nemmeno dopo il coming out, l’ha chiamata. Strano, per chi lo conosce bene.
(da Open)
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