MASINI: “IO, SENATRICE DI FORZA ITALIA E OMOSESSUALE, SOSTERRO’ IL DDL ZAN”
“E’ UNA BATTAGLIA DI LIBERTA’, I DIRITTI NON SONO DI DESTRA O DI SINISTRA, SONO DI TUTTI”
“Ho una compagna, ma non mi batto a favore del ddl Zan mossa da ragioni personali. La mia è una battaglia di giustizia e libertà. Non capisco perché un omosessuale non dovrebbe sentirsi rappresentato da un partito di destra e soprattutto da un partito liberale come Forza Italia”.
Barbara Masini, senatrice forzista, pistoiese, ha spostato la data del vaccino per essere in aula a Palazzo Madama martedì, quando comincerà la discussione sulla legge contro l’omostransfobia.
Senatrice Masini, lei è una liberal di Forza Italia a favore del ddl Zan, si sente isolata?
“Alla Camera c’è stata un pattuglia di liberal forzisti, tra cui Elio Vito, che hanno votato a favore della legge Zan. Al Senato non sono sola e, soprattutto nei voti segreti, ci sarà più di qualcuno pro. E poi con la mia capogruppo Annamaria Bernini ho un dialogo schietto e aperto: io rispetto la posizione degli altri colleghi che sono contrari e così credo che rispettino la mia. Nel gruppo parlamentare di Forza Italia c’è apertura al confronto”.
Vuole che il disegno di legge sia approvato così com’è?
“Non ho difficoltà a votare il ddl Zan così com’è. Devo dire che nel centrodestra ho visto un cambiamento: da quando si diceva che la legge contro l’omofobia non era necessaria, che le aggressioni omofobe non c’erano o erano poche, a oggi. Finalmente si è preso atto che una legge ci vuole, mi auguro di avere contribuito un po’ anch’io a questo cambiamento”.
È più sensibile a questo tema perché ha subito aggressioni omofobe?
“Ho una compagna. Ma per me è una questione di giustizia non un posizionamento sulla base di ragioni personali. È una battaglia per maggiore equità e più libertà. La libertà è l’archetipo della mia vita”.
È stata vittima di discriminazioni?
“Non ho mai sentito particolari discriminazioni su di me. A volte certo ci sono complimenti del tipo “Ah che bella coppia, neppure sembrate omosessuali”, che sanno di condiscendenza e non so quali altri sentimenti veramente nascondano. Il mio percorso personale è stato difficile. A molti miei colleghi e colleghe vorrei dire che le loro decisioni possono toccare il cuore dei loro figli o nipoti o amici”.
La destra dovrebbe avere un altro atteggiamento verso la legge contro l’omofobia?
“I diritti non sono di sinistra o di destra. La destra ci deve mettere più coraggio. Per quale motivo un omosessuale non deve sentirsi rappresentato da un partito di centrodestra ed essere messo in una condizione di estraneità? Comunque se uscissero dal gioco di piantare ciascuno la sua bandierina, i partiti farebbero fare un passo avanti anche culturale al Paese, che è quello di cui c’è più bisogno”.
La Lega, ma anche FI, sostengono che il ddl Zan mina la libertà d’espressione.
“Non credo. Comunque la libertà d’espressione va bilanciata con i diritti inviolabili garantiti dalla Costituzione, come quello alla dignità, all’identità, all’eguaglianza, alla libertà personale. Per prima cosa bisogna essere liberi dalla paura di potere essere se stessi”.
Secondo lei, tuttavia, alcune modifiche si possono fare al ddl Zan?
“Ripeto: a me va bene così com’è. Se vogliamo essere pragmatici però, ammetto che sarebbe bello un testo condiviso purché non si eliminino elementi fondanti della legge. All’articolo 1 la definizione di identità di genere è prevista persino dalla Consulta. L’articolo 4 lo ha voluto Forza Italia, ma se sta lì il problema, lo si tolga. E il 7 si può cambiare sì, ma non eliminare. Tutto questo purché ci sia un patto tra gentiluomini affinché alla Camera passi in fretta”.
Da Forza Italia cosa vorrebbe?
“Che lasciasse libertà di voto”.
(da agenzie)
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