MASSONERIA, LOGGIA SEGRETA A CASTELVETRANO: 27 ARRESTI TRA CUI L’EX PRESIDENTE DELL’ARS, FRANCESCO CASCIO (FORZA ITALIA)
IL GRUPPO ORIENTAVA NOMINE E SCELTE DEL COMUNE
Operazione contro una loggia massonica segreta a Castelvetrano, il paese natale del boss latitante Matteo Messina Denaro.
I carabinieri, coordinati dalla Procura, hanno eseguito 27 arresti per reati contro la Pubblica Amministrazione, contro l’amministrazione della Giustizia nonchè associazione a delinquere segreta. Altre dieci persone sono indagate a piede libero.
Arrestati anche esponenti politici come l’ex deputato regionale di Fi Giovanni Lo Sciuto, l’ex sindaco di Castelvetrano Felice Errante e l’ex deputato regionale di Fi Francesco Cascio. L’operazione dei carabinieri è stata chiamata in codice “Artemisia”.
La superloggia segreta era formata da massoni, politici e professionisti. L’obiettivo sarebbe stato quello di orientare le scelte del Comune, nomine e finanziamenti a livello regionale e anche di ottenere notizie riservate sulle indagini in corso della magistratura. Gli investigatori avrebbero scoperto anche un vasto sistema corruttivo negli enti locali, come il comune di Castelvetrano e l’Inps di Trapani.
C’è, dunque, anche l’ex presidente dell’Assemblea regionale siciliana ed ex deputato nazionale di Forza Italia Francesco Cascio, tra i 27 arrestati. Cascio è stato posto ai domiciliari. Francesco Cascio, 55 anni, dipendente dell’Asp di Palermo, esponente di primo piano di Forza Italia, ha ricoperto la carica di presidente del Parlamento siciliano dal 2008 al 2012; è stato anche deputato nazionale nel ’94 e nel ’96.
Il politico siciliano era stato anche coinvolto in un’inchiesta per voto di scambio nelle elezioni regionali del 2012. Nell’ottobre del 2016 era stato condannato in primo piano dal Gup di Palermo, con il rito abbreviato, a due anni e 8 mesi e sospeso dall’Ars per effetto della Legge Severino. Nel dicembre di due anni fa era stato assolto e riabilitato.
In carcere sono finiti tre poliziotti, Salvatore Passannante, Salvatore Virgilio e Salvatore Giacobbe.
Un avviso di garanzia è stato notificato all’ex rettore di Palermo Roberto Lagalla, oggi assessore regionale all’Istruzione: secondo la ricostruzione della procura di Trapani avrebbe avuto un ruolo nella concessione di una borsa di studio alla figlia di uno dei professionisti arrestati. E adesso è indagato per abuso d’ufficio.
(da agenzie)
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