MASTELLA: “TRA DI MAIO E SALVINI L’AMORE STA FINENDO”
IL SINDACO DI BENEVENTO: “IL M5S CALA AL SUD, AUMENTA LA LEGA CHE PERO’ LI PERDE AL NORD”
“Occupano lo stesso letto, ma fanno sogni diversi”, dice Clemente Mastella a proposito di Lega e Cinquestelle. Il sindaco di Benevento, 71 anni, una delle vecchie volpi della Repubblica, si aggira davanti a Montecitorio.
Ci sarà la crisi?
“No, perchè non vedo alternative a questo governo”.
Qualcuno evoca già i tecnici.
“Non ci credo, semmai un accordo M5s-Pd, ma Renzi non lo permetterà mai” (e mentre lo dice il portavoce del governo Rocco Casalino attraversa la piazza, “ecco bisognerebbe chiedere a lui come finirà ”)
Berlusconi sogna un ritorno del centrodestra, con tanto di responsabili.
“Ma sono tutti da trovare, insomma”.
Allora moriremo gialloverdi?
“No, vedo dilettantismo, approssimazione. Sono sprezzanti con l’Europa, e vengono smentiti persino dai sovranisti loro amici. L’amore tra Salvini e Di Maio non è più come all’inizio. Come del resto diceva il teologo Karl Barth c’è una certa incomunicabilità di linguaggio tra l’elefante e la balena”.ì
E qui chi è l’elefante e chi la balena?
“Appunto, manco si capisce”
Giudica veritieri i sondaggi?
“Al Sud i Cinquestelle sono in calo. Gli elettori si sono sentiti presi in giro, prenda solo i casi Tap e Ilva. Invece Salvini cresce. Aveva un unico programma, quello sui migranti, ha dato l’idea di uno che mantiene le promesse, questo al popolo piace. Solo che cresce al Sud e cala al Nord”
Cala al Nord?
“Secondo me sì. Mi ha colpito il governatore Fontana che ha minacciato di non prendersi i rifiuti del Sud, vuol dire che cominciano ad avere problemi con il loro elettorato”
Da vecchio dc come giudica Di Maio?
“Sta dentro un movimento strutturato, perchè l’M5s è un partito leninista, ma fuori da lì non esiste: del resto è stato eletto leader come ad una selezione di Miss Universo”
Le manca il Parlamento?
“Ma no, c’è un livello così basso. Ovunque, sa. L’altro giorno è venuto da me il capogruppo di una lista che mi aveva sostenuto nella corsa a sindaco. Si lamentava della qualità dei consiglieri. “Con chi ho a che fare”, ripeteva. Gli ho detto: “E pensa che io, che ho trattato con Moro, Fanfani e De Mita, mo’ c’ho a che fare con te”.
(da agenzie)
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