MATTARELLA RIFILA L’ENNESIMO SCHIAFFONE ALL’AUTONOMIA, RIFORMA SIMBOLO DEL CARROCCIO: “È INDISPENSABILE GARANTIRE IN TUTTO IL NOSTRO PAESE SERVIZI E COLLEGAMENTI ADEGUATI E CONDIZIONI DI PIENEZZA DI CITTADINANZA PER TUTTI I CITTADINI”
“PICCOLI PAESI COME QUESTO SONO UNA RICCHEZZA NON SOLO STORICA E DI MEMORIA. PERCIÒ AVVERTONO QUANTO IL VINCOLO NAZIONALE SIA ESSENZIALE PER CIASCUNO DI LORO”
Nella giornata del Tricolore, Sergio Mattarella s’è fatto sentire a difesa dell’unità territoriale e contro la desertificazione […] che incombe sulle nostre zone interne, sulle isole minori, sulle aree collinari e montane.
Gliene ha dato lo spunto Giovanni Burtone, suo vecchio compagno di militanza politica attualmente sindaco di Militello in Val di Catania dove il presidente della Repubblica ieri s’è recato in visita. […] Burtone s’è lasciato andare a uno sfogo contro l’abbandono in cui versano le comunità interne, specie per quanto riguarda i trasporti, la sanità pubblica, le comunicazioni.
A quel punto Mattarella ha preso la parola. «Non era previsto che intervenissi», è stato l’incipit, «ma non ho resistito»: il tema lo tocca in modo particolare. Nei suoi viaggi per l’Italia il presidente constata di continuo le difficoltà degli amministratori di ogni colore politico
Le risorse vengono dirottate altrove, con una preferenza per le grandi città. Ma così facendo, avverte Mattarella, si viene a colpire il tenore di vita della gente che risiede all’interno, vale a dire «13 milioni di nostri concittadini». E non solo.
L’Italia a torto considerata minore «rappresenta il 60 per cento del nostro territorio» ed è «parte essenziale dell’attrazione che il nostro bel Paese esercita nel mondo per la sua cultura, la sua storia, la sua arte, il suo modello di vita». Prestarvi attenzione è un investimento sul futuro. Conservare questi territori «nella loro genuina consistenza è un’opera preziosa di carattere nazionale che non si può fare», ammonisce il capo dello Stato, se le zone montane «vengono impoverite, indebolite, abbandonate». Come sta succedendo.
(da agenzie)
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