MAXI FRODE DELLE DITTE DI FILATI: 270 MILIONI DI FATTURE FALSE, OLTRE 100 LE SOCIETA’ IMPLICATE, 40 MILIONI DI EVASIONE
SOCIETA’ DI COMODO IN ITALIA, CON TRIANGOLAZIONI IN POLONIA E SLOVACCHIA TRA 96 AZIENDE DEL NORD ITALIA E 12 ESTERE
I militari della guardia di finanza di Clusone, in provincia di Bergamo, l’hanno battezzata Penelope. Perchè nella tela, o meglio nella ragnatela di false fatture e società inesistenti, alla fine sono rimaste impigliate qualcosa come 96 ditte italiane e 12 estere attive nel settore del commercio dei filati.
La frode fiscale stimata ammonta complessivamente a 270 milioni di euro, con un danno per le casse dello Stato di 40 milioni di euro.
Sono 58 le persone denunciate, 15 delle quali accusate di associazione per delinquere. Di queste, 6 sono residenti in provincia di Bergamo, 9 nel Milanese, 16 in provincia di Varese, 8 in provincia di Biella, mentre gli altri sono per lo più residenti in varie parti del Nord Italia.
Le indagini sono partite da una verifica condotta nei confronti di una società di Cene, nel Bergamasco.
I militari, insospettiti dagli improvvisi affari d’oro registrarti nell’ultimo biennio, hanno approfondito le ragioni di tanto successo, arrivando a scoprire un ingente giro di fatture false messo in piedi attraverso società di comodo gestite da prestanome, in Italia e all’estero.
Il carosello delle fatture false partiva da soggetti economici italiani, proseguiva attraverso una serie di società filtro appositamente costituite in Polonia e Slovacchia, per poi tornare sul territorio nazionale attraverso una serie di società cartiere. Infine,
si concludeva nelle stesse imprese che avevano dato inizio al giro di affari fittizi, il tutto senza che vi fosse reale compravendita di merce.
In questo modo, sfruttando i benefici previsti dalla normativa sulle operazioni intracomunitarie, il sodalizio trasferiva un ingente credito Iva nelle casse dei beneficiari finali.
Gli accertamenti sono stati svolti in collaborazione con le autorità polacche e slovene che hanno anche loro avviato le indagini per frode fiscale.
(da “La Repubblica”)
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