MAZZETTA NERA: IN UN ANNO DI GOVERNO MELONI L’ITALIA PERDE UNA POSIZIONE NELLA CLASSIFICA DELLA CORRUZIONE DI TRANSPARENCY INTERNATIONAL
IL NOSTRO PAESE È AL 42ESIMO POSTO (L’ANNO SCORSO ERA AL 41ESIMO) E DICIASSETTESIMO IN EUROPA… A INFLUIRE SULLA VALUTAZIONE LE CARENZE NORMATIVE SUL CONFLITTO DI INTERESSI E IN MATERIA DI LOBBYING
Transparency International è un’organizzazione internazionale non governativa che si occupa della lotta alla corruzione, non solo politica. Ogni anno misura il Cpi, l’indice di percezione della corruzione nel settore pubblico di 180 Paesi, attraverso analisi e sondaggi
Il punteggio va da 0 (alto livello di corruzione percepita) a 100 (basso livello di corruzione percepita). E va detto che dal 2012 al 2022 l’Italia — secondo l’Ong — è stata tra i Paesi che ha registrato maggiori progressi piazzandosi nel gennaio 2023 al 41° posto con un indice percepito pari a 56
Quest’anno malgrado l’indice sia rimasto stabile abbiamo perso una posizione: ora siamo al 42° posto nella classifica dei Paesi più virtuosi (diciassettesimi in Europa come un anno fa). A influire sull’ultima valutazione italiana soprattutto le carenze normative sul tema del conflitto di interessi nei rapporti tra pubblico e privato, la mancanza di una disciplina in materia di lobbying e la recente sospensione del registro dei titolari effettivi per arginare il fenomeno dell’antiriciclaggio.
Al vertice mondiale rimane, come l’anno scorso, la Danimarca (indice 90), seguita da Nuova Zelanda (87) e Finlandia (85). All’ultimo posto, invece, la Somalia (11 punti). Più dell’80 per cento della popolazione mondiale vive in Paesi con un Cpi al di sotto di 43.
(da il “Corriere della Sera)
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