MELONI GETTA LA MASCHERA: “AL QUIRINALE SERVE UN PATRIOTA COME BERLUSCONI”, ALLA FACCIA DI BORSELLINO
PATRIOTA E’ CHI SERVE CON ONORE IL PROPRIO PAESE E NON LO VENDE A INTERESSI STRANIERI PER INDEBOLIRE L’EUROPA
Un patriota al Quirinale. Chi? Uno come Silvio Berlusconi.
Giorgia Meloni raccoglie l’assist di Matteo Renzi e rivendica per il centrodestra il diritto a eleggere il prossimo presidente della Repubblica. “La pacchia è finita. Alle prossime elezioni del Quirinale il centrodestra ha i numeri per essere determinante e noi vogliamo un presidente eletto per fare gli interessi nazionali e non del Pd“, dice la leader di Fratelli d’Italia chiudendo la convention di Atreju, in cui ha rilanciato la richiesta di una riforma istituzionale in chiave presidenziale.
“Bisogna uscire dal pantano dell’attuale sistema di elezione del presidente della Repubblica ed entrare in una Repubblica presidenziale con un presidente che risponde non a parlamentari eternamente sul mercato Non accetteremo compromessi, vogliamo un patriota“, sono le parole della capa di Fdi.
Ma chi è questo patriota adatto al Colle? Forse Berlusconi? Meloni conferma: “Berlusconi è stato mandato a casa dalle consorterie europee perché non firmava trattati poi firmati da Mario Monti, quindi ha difeso l’interesse nazionale assolutamente”, dice Meloni, spingendo – almeno a parole – sul leader di Forza Italia come già aveva fatto sempre da Atreju Matteo Salvini.
Il dubbio è: come fa Meloni a fare coesistere la sua predilizione per Berlusconi con la figura di Paolo Borsellino?
La leader di Fratelli d’Italia ha sempre posto il magistrato ucciso da Cosa nostra nel pantheon di Fratelli d’Italia. Ogni anno i canali ufficiali del partito ricordano Borsellino sia nell’anniversario della nascita – il 19 gennaio – che in quello della strage di via d’Amelio.
Più volte Meloni si è rivolta al magistrato ucciso il 19 luglio 1992 definendolo un “simbolo per i patrioti che vogliono estirpare la mafia“.
Ora però quella parola – “patriota” – la leader di Fdi la usa per rivolgersi a Berlusconi, condannato per frode fiscale, amico di Marcello Dell’Utri, che a sua volta ha scontato una pena definitiva per concorso esterno a Cosa nostra.
Sia Berlusconi che Dell’Utri, tra l’altro, sono ancora indagati dalla procura di Firenze per le stragi del 1993. Un ulteriore elemento che dovrebbe consigliare a Meloni di fare una scelta: o depenna il nome di Borsellino dal pantheon di Fdi o per il Colle trova un candidato diverso dal “patriota” Berlusconi.
(da agenzie)
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