MELONI NON AVEVA CAPITO UN BEL NULLA. SENNÒ AVREBBE MESSO GIÙ E AVVERTITO IL COPASIR
MARCO TRAVAGLIO SMONTA LA RIDICOLA RICOSTRUZIONE DELLO SCHERZO TELEFONICO ALLA DUCETTA FATTA DAL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO: “NEPPURE SI È ACCORTO DI RENDERE RIDICOLO SE STESSO, MA ANCHE LEI”
Non so quale virus circoli nell’aria, ma a naso parrebbe molto più insidioso del Covid. Perché non attacca i polmoni, ma il cervello. E’ planato sul sottosegretario Alfredo Mantovano, persona solitamente equilibrata. Il quale, a proposito dello scherzo telefonico alla Meloni, ha dichiarato che “lei l’aveva capito subito”.
E neppure si è accorto di rendere ridicolo se stesso, ma anche lei. Che – basta ascoltare la telefonata – non aveva capito un bel nulla. Sennò avrebbe messo giù subito, non dopo un quarto d’ora, e avrebbe avvertito il Parlamento (Copasir).
O, se avesse voluto godersi lo scherzo, avrebbe ripetuto ciò che dice in pubblico sulla ritrovata sintonia con Macron e sul radioso avvenire dell’Ucraina. Invece ha pregato il finto leader africano di tenere per sé le confidenze, poi ha detto peste e corna dell’alleato francese e dell’offensiva ucraina, infine gli ha annunciato in anteprima mondiale un piano per “una via d’uscita accettabile per entrambe le parti” (Kiev e Mosca).
Tutte cose che non avrebbe dovuto dire neppure al vero leader africano, mai visto né conosciuto prima. Figurarsi a due comici russi. Ora si attende che la chiamino le Iene travestite da Putin e da Zelensky per chiudere la guerra. E che Giambruno annunci la sua separazione dalla compagna per il vergognoso fuorionda.
Marco Travaglio
(da il Fatto Quotidiano)
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