MESTRE, PROTESTE E CARTELLI SOTTO IL MUNICIPIO: “BRUGNARO DIMETTITI”
IL CONSIGLIO COMUNALE ASSEDIATO DOPO LO SCANDALO TANGENTI, CENTINAIA DI CITTADINI IN PIAZZA, CORI DA STADIO
Una nutrita folla – qualche centinaio di persone, in numero crescente – sta protestando davanti alla sede di Mestre del Comune, dove è in corso il consiglio comunale straordinario, inziato alle 10 di oggi, venerdì 2 agosto, con la presenza del sindaco, Luigi Brugnaro, che, sotto la pressione delle opposizioni, ha anticipato la seduta, che intendeva posporre al 9 settembre, dopo lo scandalo suscitato dall’inchiesta per tangenti che ha portato all’arresto dell’assessore ai Trasporti, Renato Boraso, e all’iscrizione nel registro degli indagati della procura di Venezia dello stesso Brugnaro e di molti dei suoi fedelissimi.
La difesa sotto i fischi
«Mi ritengo totalmente innocente – le parole del sindaco in aula -. Per nove anni ho messo tutto l’impegno, anche dodici ore di lavoro al giorno… Ho rischiato di lasciarci le penne nel 2022. Ci ho messo tutto, per questo sono esterrefatto. C’è un diritto e dovere di fare indagini e c’è un diritto e dovere di restare in carica per non tradire fiducia dei cittadini… Le vicende pili/Reyer e quelle di Boraso sono due cose distinete…». Il discorso, amplificato anche all’esterno del municipio, è subissato di fischi.
Polizia e cori
L’area attorno allo stabile comunale è presidiata da un folto schieramento di agenti di polizia, che tanno bloccando l’accesso in sala, limitandolo ai soli consiglieri e ai giornalisti.Durante la protesta, più volte, i cittadini si sono rivolti ai consiglieri che entravano dando loro dei «venduti» e gridando «vergogna, vergogna».
(da Il Corriere della Sera)
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