MIGRANTI, BOOM DI SBARCHI: 4.000 IN 24 ORE E 60 MORTI NELL’ULTIMA SETTIMANA
LA “SODDISFAZIONE” DELLA MELONI SUI NEGOZIATI EUROPEI SI INFRANGE SULLA REALTA’ DEI NUMERI
Oltre 4 mila arrivi in 24 ore e 60 morti in pochi giorni sulla rotta tunisina. E ancora stamattina cinque aerei di ricognizione, tre dei quali di Frontex, che segnalano decine di imbarcazioni nel Mediterraneo dirette verso l’Italia.
La “soddisfazione” di Giorgia Meloni sui negoziati europei per la gestione dei flussi migratori si infrange sulla realtà dei numeri. Che raccontano di un flusso che sembra inarrestabile di migranti che dalla Tunisia, dalla Libia, dalla Turchia, si mettono in mare verso l’Italia.
Una situazione resa ancora più preoccupante dai numeri forniti dalla Guardia costiera tunisina che nelle stesse ore ha fermato altri duemila migranti, segno dunque che solo dalla Tunisia i trafficanti sono in grado di muovere anche 4 mila persone al giorno.
Solo a Lampedusa, tra ieri e stamattina, ne sono arrivati duemila. Ma altrettanti sono già sbarcati o in procinto di sbarcare nei porti siciliani o calabresi dopo essere stati soccorsi in mare.
Nel dettaglio, un migliaio sono i migranti salvati dalla nave Diciotti della Guardia costiera, che da alcuni giorni è tornata a soccorrere migranti a tempo pieno. Più di 500 sono approdati in Calabria, 125 a Pantelleria e 78 sono stati salvati all’alba dalla nave Life support di Emergency, su un gommone con i tubolari sgonfi.
L’imbarcazione si trovava in area sar maltese, “ma Malta – fanno sapere da Emergency – pur essendo stata informata immediatamente, non ha coordinato le attività di soccorso né offerto un porto di sbarco sicuro”. Inoltre, 190 persone si trovano sulla Geo Barents diretta a Bari.
Nel Mediterraneo è rimasta la piccola ong Louis Michel che nella notte ha distribuito salvagente agli occupanti di due imbarcazioni in pericolo segnalate dall’aereo Seabird della Sea Watch. Ma in volo, a segnalare barconi, ci sono ben tre velivoli di Frontex e uno della missione Irini.
Un esodo inarrestabile che purtroppo continua a fare vittime. Un nuovo naufragio è stato segnalato a poche decine di miglia dalle coste tunisine, un’altra imbarcazione ribaltata con un solo superstite e 34 morti che, in aggiunta ai 26 dell’ultima tragedia di pochi giorni fa, porta a 60 il bilancio delle vittime sulla rotta tunisina nel giro di una settimana.
(da agenzie)
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