MINACCE DA MARONI: ORA IL GOVERNO RADDOPPI I POSTI PER I PROFUGHI AL NORD, NON ESISTONO ZONE FRANCHE ALLA SOLIDARIETA’
IN UNO STATO SERIO UN GOVERNATORE CHE NON OTTEMPERA ALLE DIRETTIVE DEL MINISTERO DEGLI INTERNI E RICATTA I COMUNI CON MINACCE VIENE COMMISSARIATO IN 24 ORE E DENUNCIATO… VENETO E LOMBARDIA HANNO LA QUOTA DI PROFUGHI PIU’ BASSA RISPETTO AL CENTRO-SUD, QUINDI IL VIMINALE RADDOPPI IL NUMERO PREVISTO… MARONI VUOL FARE DIMENTICARE CHE E’ INDAGATO PER I FAVORI ALLA SUA AMICHETTA PAGATI DALLA COLLETTIVITA‘
La campagna elettorale del partito che non dovrebbe neanche esistere continua: «Ai sindaci che li accoglieranno taglio i contributi» ha detto oggi Maroni con uno stile che ricorda le minacce della criminalità organizzata, visto che non può legalmente neppure farlo.
«È un fatto gravissimo», ha detto il presidente della Lombardia.
Il fatto gravissino non sarebbe che migliaia di persone rischiano la morte fuggendo da zone di guerra, ma che possano trovare temporanea accoglienza in Lombardia.
«Io lunedì scrivo una lettera ai prefetti lombardi diffidandoli dal portare in Lombardia nuovi clandestini» altro falso, non sono clandestini, ma profughi tutelati dalle convenzioni internazionali.
Majorino: «Maroni è un pagliaccio»
«Maroni è un pagliaccio»: così l’assessore alle Politiche sociali di Milano, Pierfrancesco Majorino, ha commentato su Facebook l’ipotesi ventilata dal presidente della Lombardia di ridurre i trasferimenti regionali ai Comuni che accoglieranno altri clandestini.
«Lo fa – ha osservato l’assessore – dopo che, nell’ordine: 1) nel 2011 da Ministro dell’Interno ha distribuito decine di migliaia di richiedenti asilo (cioè quelli che lui oggi chiama «clandestini») proprio presso i Comuni 2) come Presidente di Regione in questi anni se ne è bellamente fregato 3) Parla di tagliare trasferimenti ai Comuni annunciando qualcosa che non può nemmeno fare. O meglio: non così, visto, che spesso, effettivamente, la Regione ha evitato di aiutare le città proprio in relazione, che so, ai disabili o ai poveri lombardi».
Il piano di smistamento
La strategia è quella di distribuire gli stranieri in maniera equilibrata su tutto il territorio nazionale, a piccoli numeri.
La “stella polare” seguita nello smistamento è quella del piano sottoscritto insieme alle Regioni nel giugno dello scorso anno: un modello matematico che tiene conto della grandezza della regione, del numero di abitanti e del Pil.
Parametri che indicherebbero la Lombardia come la destinataria del maggior numero di migranti: 1.517 unità ogni 10mila migranti, 788 per il Veneto.
Ma la disponibilità dei territori del Nord, anche della piccola Val d’Aosta, è stata finora scarsa e le regioni settentrionali accolgono meno persone di quanto dovuto: la Lombardia ospita circa il 9% degli stranieri in accoglienza, il Veneto il 4%.
Il Viminale
Il ministro dell’Interno Filippo Bubbico, in un’intervista al Gr1, ha ribadito: «L’intervento di Maroni è del tutto illegittimo, soprattutto da parte di un presidente di una grande regione e di una persona che è stata ministro dell’Interno di questa Repubblica, che ha gestito un’emergenza immigrazione imponendo la presenza di immigrati nei diversi territori. Oggi si opera la concertazione con regioni ed enti locali», mentre secondo fonti del Corriere è attesa a breve una presa di posizione del Viminale che obbligherà i comuni e le province all’accoglienza
Le reazioni
Per Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente Anci, “non è nei poteri di un presidente di regione decidere quale politica di accoglienza di profughi persegue il nostro paese. Tanto meno è accettabile che si minaccino in modo ritorsivo, e illegalmente, riduzioni di risorse ai comuni che ospitano profughi”.
Maurizio Landini definisce “barbaro” il modo con il quale si sta discutendo e affrontando il tema dell’immigrazione. “Non si può adottare una logica di condominio – ha detto a margine dell’assemblea della Coesione sociale – chiudere la porta del condominio e risolvere il problema”.
Il capogruppo dei deputati di Sel Arturo Scotto ha affidato la sua replica a Twitter: “Maroni ricatta i sindaci della Lombardia con metodi mafiosi. Niente trasferimenti ai comuni lombardi che accolgono immigrati. Il governo intervenga”.
Dietro a questa ennesima uscita di Maroni potrebbe in realtà esserci la necessità di distrarre l’opinione pubblica dalle vicende in cui si trova indagato e presto rinviato a giudizio per i trattamenti di favore alle sue amiche con cui ha avuto relazioni, facendo gravare i costi, secondo i pm, sulla collettività .
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