MINACCIATO L’AUTORE DELL’ESPOSTO SULLE FIRME FALSE M5S: MA L’ONESTA’ NON ERA DI MODA DA QUELLE PARTI?
STEFANO ADANI TRA TELEFONATE NOTTURNE, INSULTI E MINACCE VIA WEB: SI MANIFESTA LA DEMOCRAZIA GRILLINA
Telefonate anonime ricevute per tutta la notte, insulti e minacce sul web da parte degli oltranzisti del Movimento.
Non sono state delle ore tranquille per Stefano Adani, uno dei due ex attivisti del M5S che ha presentato, insieme a Paolo Pasquino, l’esposto ai carabinieri di Vergato sulle firme irregolari raccolte dal Movimento durante la campagna per le regionali 2014 in Emilia-Romagna.
Ieri mattina è arrivata la notizia dell’indagine della Procura di Bologna contro il vicepresidente del Consiglio comunale Marco Piazza e altri tre attivisti pentastellati. “Da quel momento non ho avuto pace — racconta Adani ad AdnKronos -, è iniziata la macchina del fango: messaggi privati con minacce di aggressione, insulti sui social e stanotte telefonate mute in continuazione”. “Infame”, “Traditore”, “Spia”.
Gli attivisti più intransigenti del Movimento condannano senza se e senza Adani anche sulla sua bacheca di Facebook.
“Sei un grandissimo infame , spero che ti spacchino la faccia”, “Sul profilo metti la tua faccia invece del cane, o ti schifi da solo?” ,”Sei il nulla mischiato col niente”, “Anfame, quanto è bello fa la spia mortacci tua”.
Questi solo alcuni dei post.
C’è chi cerca di screditare il contenuto e le motivazioni dell’esposto: “Secondo me hanno scoperto chi era e l’hanno mandato via a calci in c… ecco perchè gli brucia”, e ancora: “Ecco un altro poveretto che parla del nulla, non hai argomenti e ti rifugi nel nulla assoluto………..salutami Pasquino……eunuchi”.
“Le minacce non mi fanno certo stare tranquillo — dice Adani — ma non mi impaurisco e non mi tiro indietro”.
E replica alle accuse sui social precisando: “Siamo stati io e Pasquino, contestualmente all’esposto, ad andare via dal Movimento, nessuno ci ha cacciato. Addirittura ho scoperto che posso ancora votare sul blog di Grillo, proprio perchè non sono mai stato espulso. Quindi chi dice che la nostra è stata una vendetta per essere stati allontanati, sbaglia”.
Adani conferma, come ha dichiarato ieri l’ex capogruppo in Regione Andrea De Franceschi, che hanno agito da soli e non su suo impulso.
Una tesi sempre sostenuta dal capogruppo e portavoce al Comune di Bologna del M5S, Massimo Bugani. “Non potevamo coinvolgere De Franceschi, questo fatto sarebbe stato strumentalizzato” spiega Adani.
Tania Forini, ex 5 Stelle, ha parlato apertamente delle procedure irregolari in un’intervista pubblicata oggi su Repubblica Bologna.
(da “NextQuotidiano”)
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