MOGLI E COVID DA PAESI TUOI
IL PATETICO CARTELLO DI PROTESTA DI ELISABETTA GARDINI (FDI): “NO COVID DA ALTRI PAESI”…SONO BEN ACCETTI SOLO QUELLI CHE PORTANO IL CONTAGIO DALLA LOMBARDIA E DALL’EMILIA-ROMAGNA?… LA SMENTITA DEL PREFETTO: “NESSUN PERICOLO”
“No Covid da altri Paesi”: è questo il bizzarro slogan utilizzato da Elisabetta Gardini, ex europarlamentare ed esponente di Fratelli d’Italia, e da alcuni sindaci della zona di Cona (nel veneziano) per chiedere che non venga riaperto un centro di accoglienza per i migranti. Inevitabile l’ironia di chi si chiede se, invece, vada bene il Covid italiano.
Uno slogan che lascia qualche dubbio e che fa sorridere.
E che scatena l’ironia sui social nei confronti di Elisabetta Gardini, ex parlamentare europea e ri-candidata — senza essere eletta — alle ultime elezioni in Ue con Fratelli d’Italia.
In un video che circola su YouTube si vede l’ex eurodeputata che porta avanti una protesta, insieme ad alcuni sindaci e cittadini della zona, a Cona, una cittadina in provincia di Venezia.
Ma lo slogan che guida la protesta — scritto anche sui cartelli — è “No Covid da altri Paesi”. La protesta di Gardini è diretta verso i migranti che arrivano in Italia e risultano essere positivi al Coronavirus: “Basta business dell’immigrazione”, afferma durante la protesta Gardini.
La protesta nasce da alcune dichiarazioni della prefettura di Venezia secondo cui è in corso una ricognizione delle ex caserme e delle strutture da utilizzare per ospitare i migranti della Croce Rossa di Jesolo in quarantena, tra cui alcuni positivi al Covid e trasferiti a Cavarzere.
“Se il governo riapre Cona siamo pronti alla battaglia politica, sia sui territori sia a Roma”, affermano i sindaci e gli altri esponenti che protestano davanti all’ex centro di accoglienza di Conetta (frazione di Cona). Tra i manifestanti ci sono anche Raffaele Speranzon, presidente Ater Venezia, e il sindaco di Cona Alessandro Aggio.
A rassicurare i cittadini dopo la protesta interviene il prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto: “Nessuno dei positivi al Covid è fuggito dalle strutture, nè a Jesolo nè a Cavarzere. Ho parlato di Cona, non ho mai detto riapro l’ex centro di accoglienza di Conetta domattina. Sto compiendo una ricognizione degli stabili del demanio presenti nel veneziano, a Cona come a Mira, Ceggia, Portogruaro e altri comuni, dotati di infrastrutture idonee e logisticamente poste vicine a strutture ospedaliere. Ho il dovere di garantire la salute pubblica. Devo accertarmi che queste persone — attualmente una quarantina a Cavarzere, mentre altri 40 migranti si trovano in quarantena a Jesolo ma non sono positivi al Coronavirus — non entrino in contatto con altre”.
(da Fanpage)
Leave a Reply