MULTA PER ASSEMBRAMENTO A OTTO ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA A REGGIO EMILIA, PER LA MELONI E’ “UN ABUSO DI REGIME”
IN OTTO INTORNO A UN TAVOLINO IN STRADA PER BRINDARE… MA I VIGILI CHI LI HA CHIAMATI?
Si è conclusa con l’intervento della Municipale la conferenza stampa indetta in mattinata a Reggio Emilia, per raccontare il passaggio del deputato reggiano Gianluca Vinci dalla Lega a Fratelli d’Italia.
All’esterno della sede di Fdi era stato preparato un tavolino con bicchieri e bottiglie per brindare all’arrivo di Vinci nel partito guidato da Giorgia Meloni, quando sono arrivati gli agenti della Polizia locale che hanno identificato e multato i partecipanti per l’assembramento.
Non mancano ovviamente le proteste degli esponenti del partito. “Trovo estremamente grave che oggi a Reggio Emilia un plotone di agenti della Municipale abbia multato otto esponenti di Fratelli d’Italia – scrive il deputato bolognese di Fdi, Galeazzo Bignami – Non saranno queste prove di regime a soffocare l’unica opposizione al governo Draghi. Noi non ci faremo intimidire”.
“Presenteremo un’interrogazione al ministro Lamorgese e al Governo per chiedere doverose e precise spiegazioni”, conclude il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.
E in serata interviene anche la numero uno di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “È intollerabile per una democrazia che si definisca ancor come tale che si compiano abusi di questo tipo nei confronti dell’unica forza di opposizione”.
Ma non si comprende di cosa il partito della Meloni si lamenti. Se si fossero limitati alla conferenza stampa all’interno della sede nessuno avrebbe avuto a ridire. Se metti un tavolino fuori, stappi lo spumante e intorno ci sono 8-9 persone, è chiaro che si tratta di “assembramento” non di golpe contro l’opposizione.
I vigili sono intervenuti apposta? A parte che bisognerebbe sentire anche la loro versione, sarebbe anche interessante conoscere chi li ha chiamati. e a che scopo.
(da agenzie)
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