NAPOLI IN MANO A BABY-GANG, MINNITI MINISTRO INCAPACE DI PREVENZIONE
ALTRA BANDA DI RAGAZZINI DELINQUENTI FERISCONO DUE RAGAZZI, LA POLIZIA CHE LA PAGHIAMO A FARE? PER VISIONARE LE TELECAMERE AD AGGRESSIONI AVVENUTE?
In dieci, armati di catena per rapinare uno smartphone: ennesimo raid di una baby gang a Pomigliano d’Arco (Napoli). E’ accaduto nella tarda serata di ieri: vittime due studenti di 14 e 15 anni, circondati e picchiati dagli aggressori che li hanno derubati di un telefonino. Le vittime – medicate in ospedale e poi dimesse – si sono rivolte ai carabinieri che hanno identificato due degli aggressori, un 15enne e un 14enne, quest’ultimo non imputabile.
L’aggressione è avvenuta nella villa comunale di Pomigliano d’Arco. I carabinieri di Castello di Cisterna, chiamati sul posto, hanno raccolto le descrizioni degli aggressori e poco dopo hanno rintracciato due dei componenti del branco, arrestando per rapina un 15enne incensurato del luogo e bloccando un minore di 13 anni (non 14 come scritto in precedenza), non imputabile, di Somma Vesuviana.
Il primo era ancora in possesso di una catena con cui aveva minacciato e picchiato i due studenti. Questi ultimi, trasportati in ospedale a Nola, sono stati medicati e dimessi: entrambi hanno riportato contusioni al volto e all’addome. Sono in corso le indagini per dare un nome agli altri componenti della baby gang.
E’ da due mesi che le cronache registrano, a Napoli, un numero crescente di episodi di violenza riconducibili a gruppi di minorenni, spesso in azione nelle cosiddette ‘zone bene’ della città , specie nelle notti della movida.
12 NOVEMBRE. Un ragazzo di 15 anni viene accoltellato in Villa Comunale. Una gang di una decina di giovanissimi lo circonda; uno di questi, un 17enne, lo ferisce più volte con un coltello. Due settimane dopo sarà fermato dalla polizia municipale.
10 DICEMBRE. Un ragazzo di 15 anni si trova in via Merliani, quartiere Vomero, per una passeggiata del sabato sera, con la sorella e due altri amici. Arriva un gruppo di giovani con il volto coperto da cappelli e scaldacollo. Gli intimano di andare via da quella zona. Il quindicenne tenta di reagire, specie dopo gli insulti rivolti a sua sorella, e viene accoltellato al petto.
17 DICEMBRE. Piazza Vanvitelli, quartiere Vomero: due giovani di 18 e 16 anni accoltellati da un branco di aggressori, individuato nei giorni scorsi dai carabinieri. Motivo dell’aggressione: uno sguardo di troppo. Sedici i denunciati, giunti al Vomero a bordo di sette scooter. Le coltellate inferte sarebbero state letali, secondo i medici, se appena più profonde.
18 DICEMBRE. Arturo, 17 anni, nella centralissima via Foria viene accerchiato da un gruppo di minorenni. I ragazzini lo prendono di mira: spintoni, risate, insulti. Poi le coltellate al petto e alla gola che lo lasciano esanime al suolo. Finisce, gravissimo, in ospedale: nei giorni successivi subisce il distacco della pleura. Poi le sue condizioni migliorano, e proprio domattina tornerà a scuola. Per lui i giovani di Napoli si mobilitano con un corteo che vede centinaia di presenze.
6 GENNAIO. Ancora coltelli in azione in via Carducci, quartiere Chiaia. Due giovani di 19 e 18 anni vengono feriti da una gang di una decina di ragazzini dopo un diverbio per futili motivi.
12 GENNAIO. Una quindicina di giovanissimi accerchiano tre ragazzini in attesa del bus all’esterno della stazione della metropolitana di Chiaiano, periferia nord della città . Due riescono a fuggire, il terzo – Gaetano, 15 anni – finisce a terra, sommerso da calci e pugni. Subisce l’asportazione della milza.
(da agenzie)
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