NESSUN SCOPO POLITICO PER CHI HA DANNEGGIATO CINQUE RUBINETTI DEL COMUNE DI GENOVA, SOLO UN “NAPOLETANO” CON PROBLEMI PSICHICI
L’ASSESSORE LEGHISTA SI RASSEGNI, NON ERA L’ISIS CHE VOLEVA ALLAGARLO, MA SOLO UN “TERUN”… ORA SI CONSOLI FILMANDO CHI PISCIA CONTROVENTO, INSTALLARE SERVIZI IGIENICI NON E’ “SOVRANISTA”
Finalmente la notizia del secolo è arrivata: la polizia municipale di Genova “è vicina a identificare” il vandalo che sabato scorso, di notte, ha danneggiato i bagni di Tursi.
Gli inquirenti ora hanno un volto: mostrando in zona le immagine estrapolate dal sistema di video sorveglianza alcune persone avrebbero riconosciuto un italiano originario del sud Italia, ma residente a Genova.
Non si tratta di un dipendente comunale, non avrebbe agito per scopi politici, quindi contro la giunta Bucci, e non farebbe parte di associazioni o gruppi politici organizzati.
Non sarebbe nuovo a gesti di questo genere e secondo quanto trapelato avrebbe problemi di natura psichica.
L’assessore all’umorismo del Comune, il leghista allampanato Stefano Garassino. può dormire sonni tranquilli: non è stato un martire dell’Isis a provare ad annegarlo “a casa sua”, rubando 5 rubinetti, ma un tizio con qualche problema mentale.
Nel dubbio che potesse essere un padagno, è stato solo fatto trapelare che è “un napoletano”: forse per rimarcare l’inaffidabilità dei meridionali?
Ora l’umorista potrà dedicarsi a visionare i filmati delle telecamere del centrostorico (che le abbia collegate alla sua camera da letto?) per “colpire chi orina di notte per strada” e poi mettere i filmati su You-Tube come ha promesso.
Prima o poi magari qualcuno lo informerà che nei Paesi civili non si piscia per strada perchè le amministrazioni locali installano adeguati servizi igienici pubblici cui può indirizzarsi chi è colpito da improvviso bisogno.
Strutture che a Genova non esistono e che la nuova giunta si guarda bene dal garantire: rende più reprimere che prevenire.
O forse vale il principio sovranista del “ognuno pisci a casa propria”.
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