“NON METTEREMO LE MANI NELLE TASCHE DEGLI ITALIANI”: E A ROMA PASSA LA TASSA DI SOGGIORNO DA 1 A 3 EURO A NOTTE
ALTRA DECISIONE DEL PARTITO DEGLI ACCATTONI, GIUDICATA “MIOPE” DAGLI ALBERGATORI: DOPO I DEPUTATI ORA SI ARRIVA AD “ACQUISIRE” ANCHE LA MONETINA COME OBOLO ALLA CAUSA…E SILVIO, IL COMMEDIANTE, DICE: “E’ STATA MESSA ALLE MIE SPALLE, NON NE SAPEVO NULLA”… MA ORA CHE LO SA PERCHE’ NON L’HA FATTA TOGLIERE?
È arrivato verso le tre di notte il via libera definitivo dell’Assemblea capitolina al regolamento che disciplina la nuova tassa di soggiorno a Roma.
Il contributo dovrà essere versato da ogni turista che pernotti nella capitale, ma anche dai non residenti che accedono agli stabilimenti di Ostia o prendono un bus sightseeing o un battello sul Tevere.
La tariffa giornaliera va dai tre euro a notte negli alberghi a quattro o cinque stelle a un euro per i campeggi.
Un emendamento al testo originario approvato in nottata introduce l’esenzione per i bambini fino a dieci anni.
Secondo le valutazioni del Campidoglio, che lo scorso 28 luglio ha approvato l’introduzione «di un contributo di soggiorno sui servizi turistici della città », la tassa di soggiorno permetterebbe di incassare 82 milioni di euro, risorse già formalmente quantificate e inserite nella manovra di bilancio previsionale 2011.
Il vicesindaco della capitale Mauro Cutrufo ha precisato: «Il contributo di soggiorno è stato approvato dopo un’ampia concertazione durata diversi mesi, a fine luglio. Dai 10 euro al giorno previsti, come si ricorderà dalla legge nazionale, come ipotesi massima siamo a uno, due o tre euro. Il Consiglio Comunale sta lavorando per migliorare il provvedimento, con particolare attenzione ai giovani, ai parenti degli infermi in visita a questi nella Capitale, agli studenti e, come già detto, con netta distinzione tra categorie. La legge è una legge dello Stato, mentre il regolamento e la delibera comunale possono essere in futuro, dopo il primo anno di esperienza ove possibile, migliorate. Roma è visitata da un numero pari alla somma dei visitatori di Firenze e Venezia insieme. Un piccolo contributo per i costi dei servizi alla città ci sembra opportuno».
La misura di cui si parla da mesi è stata criticata dalle associazioni di categoria, in particolare quelle degli albergatori.
Durante un incontro con Federalberghi il premier Berlusconi aveva detto: «La tassa di soggiorno sarà presa solo come decisione finale dopo un approfondito, approfondito, approfondito dialogo con voi».
Il premier ha anche detto che la tassa per i turisti che scelgono di pernottare a Roma e che è inserita nel decreto legge sulla manovra «è stata fatta all’ultimo minuto alle mie spalle e alle spalle del ministro del Turismo».
Insomma come sempre, quado si tratta di misure impopolari e di mettere le mani nelle tasche degli italiani”, lui non ne sa mai nulla.
Altro che teatrino della politica, viene da chiedergli: “ora che sai, perchè non hai fatto in modo di toglierla?”
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