NON MOLLA LA POLTRONA: IL CONSIGLIERE LEGHISTA DI FERRARA CHE AVEVA OFFERTO IL POSTO DI LAVORO ALLA COLLEGA PERCHE’ “NON ROMPESSE IL CAZZO” SI AUTOSOSPENDE DAL PARTITO MA NON SI DIMETTE DALLA CARICA
PERSINO LA BORGONZONI AUSPICAVA LA SUA CACCIATA DAL PARTITO, MA PER IL SINDACO NON E’ UN FATTO GRAVE
“Per tutelare la Lega e l’immagine del partito e in attesa che venga fatta chiarezza ho comunicato al segretario della sezione di Ferrara la mia intenzione di autosospendermi dagli incarichi e dalle attività di partito”. È il messaggio firmato da Stefano Solaroli al termine di una riunione del gruppo consiliare della Lega tenutosi nel pomeriggio in municipio a Ferrara
Mentre tutto il mondo politico italiano attendeva delle dimissioni che sembravano scontate (anche alla candidata della Lega Lucia Borgonzoni, che ipotizzava in alternativa la cacciata dal partito), il caso dell’offerta di lavoro in cambio della rinuncia alla carica di consigliere si risolve così.
Con un’autosospensione ridicola di fronte a un fatto gravissimo.
Al messaggio di Solaroli segue una nota del sindaco, che parla di “trasparenza”, “caso montato ad arte” e “servizio tv costruito in maniera faziosa”. “Apprezziamo la volontà espressa da Stefano Solaroli di fare chiarezza e approviamo il suo gesto compiuto in nome della trasparenza” afferma Alan Fabbri, che precisa che l’amministrazione è completamente estranea all’accaduto e ci auguriamo che il suo passo indietro metta la parola fine alle polemiche strumentali nate su questa spiacevole vicenda”.
Un mezza assoluzione che getta ulteriore discredito su un partito che non può evidentemente permettersi di cacciare un suo consigliere.
(da agenzie)
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