OGGI E DOMANI TREDICI MILIONI DI ITALIANI AL VOTO E QUATTRO SFIDE CHIAVE: MILANO, NAPOLI, TORINO E BOLOGNA
VENTIMILA CANDIDATI DA SCEGLIERE PER IL RINNOVO DI 11 AMMINISTRAZIONI PROVINCIALI E 1.200 COMUNALI…. UN PROLIFERAZIONE DI LISTE E UN AFFOLLAMENTO DI SIMBOLI… LE CITTA’ DOVE SI VOTA
Quasi tredici milioni di italiani chiamati a scegliere tra uno stuolo di ventimila candidati per il rinnovo di undici amministrazioni provinciali e di circa 1.200 amministrazioni comunali.
E poi 15.708 sezioni, con una proliferazione delle liste in competizione e un affollamento di simboli.
Sono queste le cifre dell’appuntamento elettorale del 15 e 16 maggio.
Si vota dalle 8 alle 22 di domenica e dalle 7 alle 15 di lunedì 16 maggio.
E l’eventuale turno di ballottaggio è già fissato per il 29 e 30 maggio.
Milano, Torino, Bologna e Napoli le città chiave in cui si giocherà la sfida elettorale, una battaglia all’ultimo voto che in molti, a cominciare dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, considerano come un test politico di portata nazionale.
Nel capoluogo lombardo, roccaforte del centrodestra, i riflettori sono puntati sulla sfida tra la candidata Pdl e sindaco uscente Letizia Moratti e l’uomo del centrosinistra ex di Rifondazione comunista, Giuliano Pisapia, un avvocato “liberal”che si contenderà i voti degli anti-Moratti anche con il candidato terzopolista Manfredi Palmeri.
A Napoli il Pd ha schierato Mario Morcone, mentre i dipietristi hanno candidato l’ex magistrato Luigi De Magistris.
Amministrata da oltre 15 anni dal centrosinistra, va al voto nel corso di una nuova emergenza rifiuti, che nel 2008 era stata al centro di un intervento straordinario del nuovo governo Berlusconi annunciata come risolutiva.
Il centrodestra, che ha puntato sull’imprenditore Gianni Lettieri punta a ripetere la vittoria delle elezioni regionali del 2010, conquistando la Campania del dopo-Bassolino.
Nella Torino di Chiamparino, il candidato del centrosinistra è l’ex ministro ed ex segretario dei Ds Piero Fassino, il centrodestra presenta l’assessore regionale Michele Coppola mentre a sparigliare le carte c’è Alberto Musy, candidato sindaco del Terzo Polo.
La Lega, che spera in queste elezioni di aumentare i voti intercettando magari i delusi del Pdl, ha un proprio candidato a Bologna, città che torna al voto dopo il commissariamento prefettizio seguito alle dimissioni del sindaco di centrosinistra Pippo Delbono, coinvolto in un’inchiesta giudiziaria per facilitazioni concesse alla ex compagna.
Il Carroccio sta cercando di “sfondare” nella zona sud della pianura padana, e candida nel capoluogo emiliano, con il sostegno del Pdl, Manes Bernardini contro il vincitore delle primarie di centrosinistra Virginio Merola, mentre il Terzo Polo è rappresentato da Stefano Aldrovandi.
Si vota anche per il rinnovo di 11 amministrazioni provinciali – Gorizia, Trieste, Vercelli, Mantova, Pavia, Treviso, Ravenna, Lucca, Macerata, Campobasso, Reggio Calabria – e per diversi capoluoghi e grandi centri.
Tra gli appuntamenti elettorali seguiti con più attenzione dagli analisti, quello per il Comune di Trieste, dove il centrodestra si presenta diviso, con Pdl e Lega Nord che presentano ognuno il proprio candidato.
Diviso anche il terzo Polo, tra finiani e Udc, mentre il centrosinistra va unito al voto.
In Sicilia, si vota per le comunali a Ragusa. In Sardegna, a Cagliari e Olbia. In Calabria a Reggio, Catanzaro, Cosenza e Crotone, in Puglia a Barletta.
In Campania vanno al voto Salerno, Caserta, Benevento.
Nel Lazio si vota a Latina (dove lo scrittore Antonio Pennacchi sarà il “padrino” di una lista a suo nome con i finiani).
Nelle Marche a Fermo, in Umbria ad Assisi.
In Toscana, invece, a Siena, Arezzo e Grosseto.
In Emilia- Romagna a Rimini e Ravenna. In Liguria a Savona.
E infine in Veneto a Rovigo, in Lombardia a Varese, in Piemonte a Novara, in Friuli Venezia Giulia, oltre che a Trieste, anche a Pordenone.
Nonostante a partire da quest’anno, come ha previsto la Finanziaria 2010, sia stata stabilita la riduzione del numero dei consiglieri comunali e provinciali, è un vero e proprio stuolo di candidati quello che è sceso in campo per le amministrative: si arriva infatti a oltre 20 mila candidature.
Dei comuni, 1.055 sono inferiori ai 15 mila abitanti, 122 superiori.
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