OGGI SI VOTA IN AUSTRIA: SFIDA TRA CONSERVATORI DI KURZ E SOCIALDEMOCRATICI DI PAMELA WAGNER
SONDAGGI: IN CRESCITA CONSERVATORI, VERDI E LIBERALI, IN CALO SOVRANISTI
Oggi domenica 29 settembre 2019 si tengono le elezioni in Austria.
Le elezioni si tengono normalmente ogni cinque anni e il regolare ritorno alle urne era previsto per l’autunno del 2022, tuttavia dopo le dimissione del leader del partito di estrema destra Heinz Christian Strache e la conseguente rottura tra i partiti della coalizione di maggioranza, il 18 maggio il presidente della Repubblica, Alexander Van der Bellen ha indetto elezioni.
A provocare le dimissioni dell’ex vice cancelliere Strache è stato il così detto “Affare Ibiza”: il 17 maggio il quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung ha pubblicato un video, girato di nascosto a Ibiza durante la campagna elettorale del 2017, in cui Strache si diceva disponibile ad accettare soldi russi in cambio di favori alla nipote di un oligarca russo vicino al presidente Vladimir Putin.
Dopo le dimissioni di Strache è arrivata anche la sfiducia al cancelliere Sebastian Kurz, il 32enne leader del partito popolare conservatore (à–VP), accustao dai Social democratici (Spoe) e dalla destra del Partito della Libertà (Fpoe) di avere sfruttato le accuse di corruzione contro l’ex vice cancelliere Heinz-Christian Strache per indire elezioni anticipate ed escludere dal governo i ministri del Fpoe, in modo da avere un controllo totale dell’esecutivo.
Dopo la sfiducia l’Austria è stata guidata dal governo tecnico della cancelliera Brigitte Bierlein.
Gli elettori sono stati chiamati a votare a poco meno di due anni di distanza dalle ultime elezioni che si sono tenute il 15 ottobre 2017. Sono 6,4 milioni gli austriaci che si recheranno alle urne per eleggere i loro nuovi rappresentanti. In Austria si ottiene il diritto di voto a partire dai sedici anni. Saranno eletti in tutto 183 deputati, ci sono 9 collegi elettorali corrispondenti ai 9 Stati federali, divisi a loro volta in altre 39 circoscrizioni elettorali regionali.
Nel giorno delle elezioni le urne restano aperte fino alle 17,00 del pomeriggio e i primi risultati arrivano già intorno alle 18, mentre per i risultati più sicuri bisogna attendere normalmente fino alle 19,30. I risultati definitivi con i nomi degli eletti dovrebbero essere resi noti al più tardi entro il 16 ottobre.
La soglia di sbarramento per poter accedere alla ripartizione dei seggi è del 4%. La legge elettorale è di tipo proporzionale, è quindi difficile che un partito riesca araggiungere la maggioranza assoluta e sono solitamente necessarie delle alleanze di governo successive al voto.
In totale sono otto i principali partiti tra cui gli austriaci sono chiamati a scegliere:
Il partito popolare austriaco (à–VP) di orientamento cristiano-conservatore guidato dal 32enne ed ex cancelliere Sebastian Kurz;
Il partito della libertà austriaco (FPà–) che rappresenta la destra nazionalista ed ha come candidato l’ex ministro all’Innovazione Norbert Hofer.
I socialdemocratici di SPà– guidati da Pamela Rendi-Wagner, ex ministro della Salute
I Verdi (Grà¼ne) guidati da Werner Kogler, i liberali di Neos che candidano Beate Meinl-Reisingere e il partito Jetz, fondato da Peter Pilz.
Le altre due forze politiche in corsa sono il Partito comunista austriaco guidato da Ivo Hajnal e gli anticapitalisti di Wandel che hanno come candidato Fayad Mulla-Khalil
I sondaggi elettorali
Secondo gli ultimi sondaggi condotti da “Puls4” e “Hajek” i popolari di à–VP sono dati al 34 per cento e sono al momento in testa (alle precedenti politiche avevano ottenuto il 31,5%)
Seguono i socialdemocratici con il 22 per cento (avevano il 26,9%) e i nazionalisti di FPà– al 20 per cento (avevano il 26%).
I Verdi sono intorno al 13 per cento (avevano il 3,8%), i liberali di Neos hanno raggiunto circa l’8 per cento (avevano il 5,3%) e Jetzt è dato al 2 per cento.
(da agenzie)
Leave a Reply