OPERAIO RESTITUISCE PORTAFOGLI E RIFIUTA RICOMPENSA: “RICORDATI DI ME SE TI SERVE QUALCHE RIPARAZIONE”
FEDERICO, ROMENO DA ANNI A ROMA, PRIMA DI RIUSCIRE A TROVARE IL PROPRIETARIO HA CONTROLLATO CITOFONI, SETACCIATO SOCIAL E TELEFONI
Riconsegna al legittimo il portafoglio trovato per terra, in una strada tra il quartiere Trieste e l’Africano, mentre stava lavorando per un trasloco.
E davanti all’offerta di una ricompensa dice no e spiega: “Amo lavorare, se hai bisogno di qualche riparazione o di una mano con un trasloco, ecco il mio numero”.
È una storia a lieto fine, che abbatte clichè e pregiudizi, quella accaduta nella Capitale il giorno di Pasqua e che ha per protagonista Federico, un operaio rumeno che fa lavoretti, e Luca Moriconi, giornalista di RaiNews24, che l’ha raccontata su Facebook.
Nel giorno di Pasqua Moriconi, dopo una passeggiata vicino casa, si è accorto di non avere più il portafoglio con dentro contanti, carte di credito e documenti.
L’ha cercato ovunque – tasche dei pantaloni, del giubbotto, nella borsa da lavoro – poi si è arreso. E ha passato la domenica a fare denunce e a bloccare le carte.
Ma una volta tornato a casa, ormai a sera, riceve una telefonata: “Ciao, mi chiamo Federico. Ho il tuo portafoglio: c’è tutto dentro, anche i soldi (90 euro, ndr). Dammi il tuo numero di telefono, ti mando il mio indirizzo, così vieni a prenderlo”. L’appuntamento per la consegna è fuori dal Raccordo, sulla via Casilina, oltre la fermata della metro C Giardinetti.
“Per arrivare a me Federico ha faticato parecchio”, racconta il giornalista. “Appena trovato il portafogli, mentre era al lavoro per un trasloco, ha controllato tutti i citofoni della strada cercando il mio cognome senza trovarlo. Poi ha setacciato i social network, mi ha identificato su Instagram e mi ha mandato un messaggio, che però ho visto soltanto dopo. Alla fine ha cercato il numero di casa sull’elenco e mi ha chiamato”.
Il lunedì di Pasquetta, dunque, i due si incontrano: dopo un “ciao” e una stretta di mano, Federico ha voluto controllare per l’ennesima volta che il portafogli fosse proprio di Moriconi e non di un omonimo.
“Mi ha chiesto la data di nascita – spiega il giornalista – per controllare che corrispondesse a quella sui documenti. E solo a quel punto mi ha restituito il portafogli. Io gli ho dato la colomba pasquale che avevo portato e che mi sembrava il minimo per ringraziarlo. Poi, mentre i miei figli mi aspettavano in macchina, gli ho chiesto come avrei potuto ripagarlo, offrendogli una ricompensa in denaro”.
Ma Federico non ha accettato. “Mi ha risposto: ‘No no, compraci qualcosa per i tuoi bambini. Io amo lavorare, se a te o a qualcuno che conosci occorre qualche lavoretto in muratura o una mano per un trasloco… fai pure il mio nome’.
Una risposta che mi ha fatto tanto sorridere”, ha concluso il giornalista, tornato a casa col suo vecchio portafogli e una bella storia a lieto fine.
(da “La Repubblica“)
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