PADOVA, L’ODISSEA DI TRE RAGAZZI LAVORATORI AFRICANI: “NESSUNO CI VUOLE AFFITTARE CASA PERCHE’ SIAMO NERI”
IL LORO DATORE DI LAVORO SI E’ OFFERTO DI GARANTIRE PER LORO, MA L’IGNORANZA RAZZISTA E’ PIU’ FORTE
Abdoulie e Festus vengono da Gambia e Nigeria e sono in Italia da circa cinque anni, regolarmente. Hanno un lavoro con contratto a tempo indeterminato in una ditta vicino Padova e da due mesi sono alla disperata ricerca di un appartamento da condividere con un loro amico gambiano, ma finora non ci sono riusciti perchè nessuno, nonostante le garanzie offerte, è disposto a concedergli un contratto di locazione.
Ad aiutarli nella loro ricerca finora infelice ci sono anche i colleghi e soprattutto Andrea Rigobon, giovane datore di lavoro che non solo ha contattato per loro oltre sessanta fra privati ed agenzie, ma si è anche messo a disposizione per fare da garante, inutilmente.
Con Abdoulie e Festus abbiamo provato anche noi a rispondere ad alcuni annunci, ma senza fortuna, fra chi è disposto soltanto ad accettare inquilini studenti e chi non ha potuto fare altro che ammettere la triste verità : molti proprietari di casa non hanno alcuna intenzione di affittare casa a persone straniere e di colore.
Abdoulie e Festus hanno rispettivamente 24 e 23 anni e vengono da Gambia e Nigeria. Vivono in Italia, regolarmente, da sei e cinque anni ed hanno un lavoro con contratto a tempo indeterminato in una ditta di Borgoricco, vicino Padova, che si occupa di piante e fiori. In Veneto assicurano di trovarsi bene, di sentirsi accolti da tantissimi amici e colleghi italiani, ma da un po’ di tempo stanno purtroppo facendo i conti con un aspetto del nostro Paese fino ad oggi per loro sconosciuto.
Razzismo? Non usano mai questa parola e quando l’ascoltano preferiscono non puntare il dito contro nessuno. Fatto sta che da due mesi Abdoulie e Festus sono alla disperata ricerca di un appartamento da condividere a Padova con un loro amico gambiano, ma finora non ci sono riusciti perchè nessuno, nonostante le garanzie offerte, è disposto a concedergli un contratto di locazione. “Ci rifiutano perchè siamo africani” dicono.
Entrambi non sono attualmente senza una sistemazione, sia chiaro. Non vivono per strada ma sono accolti da amici o in un bad & breakfast, pagando regolarmente quanto dovuto. Lavorano e possono permetterselo.
Così come possono permettersi una sistemazione più comoda e indipendente a Padova, magari in qualche quartiere ben servito dai collegamenti per recarsi a lavoro e con la possibilità per loro di poter cominciare a settembre anche la scuola.
Come spiega Abdoulie, nei loro progetti c’è anche il desiderio di prendere la licenza di terza media (“Per noi stranieri è molto importante”) e la scuola si trova proprio nel capoluogo veneto: trovare una casa lì consentirebbe a due giovani di poter lavorare e studiare e continuare un percorso di integrazione in Italia che finora non ha mai avuto nessun altro tipo di problema. Hanno tanti amici e anche i colleghi stanno cercando di aiutarli nella loro ricerca, a partire da Andrea Rigobon, giovane datore di lavoro che non solo ha contattato per loro oltre sessanta fra privati ed agenzie, ma si è anche messo a disposizione per fare da garante. Inutilmente però, almeno fino ad oggi.
“Vorremmo che ci dessero almeno una possibilità ” commenta infine Festus, mentre Abodulie conclude: “Mi sento male e un po’ triste per questa situazione, non va bene”.
(da Fanpage”)
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