PARLAMENTARI M5S ARRABBIATI PER I SOLDI DA VERSARE AL M5S COME FONDO DI SOSTEGNO
LA REGOLA CHE 1000 EURO DEVONO ESSERE DESTINATI ALL’ORGANIZZAZIONE DI EVENTI UFFICIALI DEL M5S
C’è maretta nel MoVimento 5 Stelle per il fondo di sostegno con i soldi dei parlamentari che è stato annunciato ieri insieme al varo delle nuove regole sui rimborsi.
Emanuele Buzzi sul Corriere della Sera racconta che a far storcere il naso a una parte del gruppo parlamentare (che mostra una crescente insofferenza anche verso il ruolo dei burocrati nei ministeri) è la decisione di istituire una quota mensile di mille euro da destinare con rendicontazione a «organizzazione e partecipazione ad eventi ufficiali» targati M5S.
La notizia, circolata tra i Cinque Stelle già alcuni giorni fa, ha dato il la a qualche malumore.
L’obiezione ricorrente tra la vecchia guardia è che «prima si poteva restituire anche meno», mentre i nuovi si lamentano, in qualche caso, di introiti ridotti rispetto ai loro impieghi precedenti.
Le nuove norme, soprattutto il tetto dei 3.000 euro per vitto alloggio e trasporti hanno anche provocato indirettamente qualche cambio negli stili di vita in chi è alla seconda legislatura
La strada però, nonostante i malumori interni, è tracciata. Anzi. Sul blog delle Stelle emerge la volontà del Movimento di trasformare la regola interna in obbligo di legge per tutti i partiti.
La forzista Elvira Savino, però, punge: «Nel giorno in cui si vogliono abolire i vitalizi agli ex parlamentari, i grillini si sono aumentati lo stipendio a 6.250 euro al mese».
Anche il Fatto Quotidiano racconta che qualcuno è sull’orlo di una crisi di nervi:
Ieri i parlamentari hanno scoperto che 1.000 euro sui 3.600 originariamente previsti solo per le spese relative ai collaboratori ora dovranno essere destinati “all’organizzazione e alla partecipazione a eventi ufficiali del Movimento”.
In pratica, sibilava ieri un deputato, “ci chiedono di pagare eventi sul territorio e di restituire il resto. Ma è chiaro che così si riprenderanno anche gran parte di quei soldi”.
Mentre c’è grande nervosismo anche per l’obbligo per ministri e sottosegretari eletti di restituire tutte le indennità aggiuntive.
(da “NextQuotidiano”)
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