PARTITA LA PROCEDURA PER ESPELLERE IL RAZZISTA ORBAN DAL PPE
12 MEMBRI DI 9 DIFFERENTI PAESI HANNO CHIESTO L’ESCLUSIONE DAL PARTITO DEL PREMIER UNGHERESE CHE VIOLA I DIRITTI UMANI
Il partito popolare europeo avvia la procedura di espulsione del premier ungherese, Viktor Orbà n, e del suo partito, Fidesz.
La richiesta sarà al vaglio dei leader della prima famiglia politica dell’Unione che si riuniranno a Bruxelles il 20 marzo, a poche ore dal successivo vertice europeo. L’annuncio arriva direttamente dal presidente del Ppe, il francese Joseph Daul: “Dodici partiti membri di nove differenti Paesi hanno chiesto l’esclusione o la sospensione di Fidesz. La decisione ora spetta a tutti i nostri partiti affiliati e non posso anticipare quale sarà l’esito”.
Da mesi Orbà n è nel mirino delle forze moderate dei popolari per le sue politiche illiberali e anti migranti.
La situazione si è aggravata nell’ultima settimana, con l’autocrate di Budapest che ha lanciato una campagna in vista delle europee contro il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, anch’egli del Ppe, e George Soros.
La Commissione viene accusata di voler riempire l’Unione di migranti e di procedere a una sostituzione etnica degli europei, chiaramente una fake news.
I popolari d’altra parte da anni sono nel mirino per accogliere nel loro partito e nel loro gruppo all’Europarlamento, il più numeroso e potente, un leader accusato di violare i valori fondamentali dell’Unione.
Tuttavia non sono mai arrivati alla rottura visto che la pattuglia di eletti a Strasburgo di Fidesz ha sempre fatto comodo al Ppe.
La decisione per i leader del Ppe non sarà facile: nei sondaggi in vista delle europee del 26 maggio i popolari restano primo partito della Ue ma scendono da 217 a circa 180 seggi, con Orbà n dato al 53% in Ungheria, capace di eleggere 13 europarlamentari.
Ma i popolari per continuare a governare l’aula dovranno stringere accordi con socialisti e liberali, potenziali alleati che non accetterebbero di sedersi al tavolo con Orbà n.
Non a caso Matteo Salvini ha subito fatto sapere di stimare “enormemente” il premier ungherese. Il vicepremier infatti in caso di espulsione mira a stringere un’alleanza con il teorico della democrazia illiberale in Europa, anche se dietro le quinte emerge che alla fine Orbà n potrebbe confluire nei Conservatori guidati dall’altro contestato leader di Visegrad, il polacco Jaroslaw Kaczynski.
(da “Huffingtonpost”)
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