PER IL M5S NON C’È ALTERNATIVA AL CAMPO LARGO, DA SOLI SONO IRRILEVANTI
È LA VITTORIA ANCHE DI CASALINO, TAVERNA, FICO, PATUANELLI, DA SEMPRE FAVOREVOLI ALL’INTESA CON I DEM. E’ LA SCONFITTA, INVECE, DI MARCO TRAVAGLIO, CHE IL DIRETTORE DE “IL FATTO” COPRE CON LA SUPERCAZZOLA DI ESSERE “PROGRESSISTI INDIPENDENTI”
In attesa della nuova votazione della Costituente, prevista dal Garante Grillo, in calendario per il 5/8 dicembre, la vittoria di Conte è frutto della fine dell’obbligo dei due mandati, supportato dalla realpolitik: “con Conte, si governa”.
Oggi la pentastellata Todde è presidente della Regione Sardegna grazie ai voti del Pd. Da soli, sono irrilevanti e vanno a sbattere. Senza i puri e duri di Grillo, perderanno un po’ di voti. Ma al voto politico del 2027 è probabile che M5s si assesterà al pari di AVS: intorno al 6/7%.
È la vittoria anche di Casalino, Taverna, Fico, Patuanelli, da sempre favorevoli all’intesa col Pd. E’ la sconfitta, invece, di Marco Travaglio, che il direttore de “Il Fatto” copre con la supercazzola di essere “progressisti indipendenti”. Quello che è certo è che Marcolino non è più il suggeritore di Conte.
Discorso a parte per Chiara Appendino, contraria alla linea del campo largo di Conte per la sua avversione verso il Pd: durante il suo mandato di sindaco è stata massacrata ogni giorno dal suo competitor Lo Russo.
E’ vero che tra Elly Schlein e Giuseppe Conte, c’è di mezzo la guerra ucraina. Ma probabilmente nel 2025 si chiuderà con una trattativa tra Putin e Zelensky. Il premier ucraino sta lottando per tenere il territorio di Kursk, per avere una base di negoziazione migliore, cedendo la Crimea alla Russia.
(da Dagoreport)
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