PER LA LEGA IL PROBLEMA A COMO NON SONO I NAZISTI MA CHI MANIFESTA CONTRO I RAZZISTI
ESILARANTE DICHIARAZIONE DI SINDACO E VICESINDACO: “PREOCCUPATI PER IL CORTEO, POTREBBE DANNEGGIARE IL COMMERCIO”
Mentre mezzo governo è atteso domani a Como per sfilare “contro ogni intolleranza” — la manifestazione lanciata dal Pd in risposta al blitz naziskin di fine novembre nella sede di un’associazione pro migranti — il sindaco della città , Mario Landriscina (sostenuto da Lega Nord, Forza Italia e Fdi) annuncia il suo gran rifiuto. E con lui anche la vice sindaca del Carroccio, Alessandra Locatelli, e tutta la giunta.
Il primo cittadino non ci sarà . Lo comunica con una breve nota stampa in cui prende le distanze da un’iniziativa che “seppur lecita”, spiega, non lo vedrà scendere in piazza insieme a quanti – cittadini, associazioni, ministri ed esponenti del mondo politico — domani faranno sentire la propria voce. Seppur condannando quanto avvenuto nella sede di Como senza frontiere, fa sapere il sindaco, “non ritengo necessario partecipare con chi manifesta esteriormente la propria preoccupazione per quanto accaduto”.
Così, in poche righe, Landriscina liquida la mobilitazione popolare per scuotere le coscienze lanciata qualche giorno fa da Walter Veltroni.
Gli fa eco Alessandra Locatelli, la vice sindaca. “Como domani vivrà una situazione drammatica. Quello che è successo a fine novembre è da condannare, ma la decisione di manifestare proprio durante le feste è poco rispettosa per la città “. Per questo, aggiunge Locatelli, “potevano farlo prima o dopo il ponte”.
(da agenzie)
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