PER RENZI I PENSIONATI NON ESISTONO: “SOLDI IN TASCA AI PENSIONATI NON NE METTO”
PREFERISCE FAVORIRE I SUOI AMICI INDUSTRIALI… IN 15 ANNI GLI ASSEGNI PENSIONISTICI HANNO PERSO IL 30% DEL VALORE
Palla al centro per i pensionati, la ventata in arrivo da Palazzo Chigi non li sfiorerà : non riceveranno nulla.
Così ha sentenziato il premier Renzi mettendo a tacere con una solo battuta due interlocutori.
ll commissario per la spending review Carlo Cottarelli – che solo pochi giorni fa aveva annunciato un prelievo ad hoc sulle pensioni d’oro – e i sindacati che, contenti per gli 80 euro al mese infilati nelle buste paga dei lavoratori, volevano qualcosa anche per i pensionati.
Intervenendo a Porta a Porta su Rai Uno, Renzi ha risposto alle loro richieste in modo inequivocabile: «Per il momento i soldi in tasca ai pensionati non li metto» ha detto «per loro non cambia niente»
L’esclusione non piace per niente ai sindacati, batte cassa la leader della Cgil Susanna Camusso: «Per favorire la ripresa il governo deve guardare ai tanti pensionati che hanno pensioni basse. Anche a loro è dovuta una restituzione fiscale».
Stessa linea per Cisl e Uil e per i pensionati dei lavoratori autonomi Cupla che ricordano come la «stragrande maggioranza degli assegni stia sotto a mille euro».
Le categorie, Spi-Cgil Fnp-Cisl e Uilp-Uil, sono sul piede di guerra. «È evidente siamo considerati cittadini di serie B – commentano – Non staremo nè fermi nè zitti. È inaccettabile che per i pensionati non vi siano sgravi fiscali, è inaccettabile che si pensi di agire solo sulle pensioni per fiscalizzare gli oneri a carico dei nuovi assunti ». Carla Cantone segretario generale della Spi ricorda a Renzi che: «Negli ultimi quindici anni le pensioni hanno perso il 30 per cento del potere d’acquisto. Spesso rappresentano il vero ammortizzatore sociale della famiglia: ma gli anziani non ce la fanno più, negli ultimi due anni le vendite in nuda proprietà sono aumentate del 23 per cento».
Luisa Grion
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