PERCHE’ ELISABETTA BELLONI SI DIMETTE DA DIRETTORE DEL DIS?
PD E AZIONE ALL’ATTACCO DEL GOVERNO: “C’E’ UN NESSO CON L’ASSEGNAZIONE DEL CONTRATTO DA 1,5 MILIARDI A MUSK”
Fonti accreditate confermano all’ANSA l’addio anticipato di Elisabetta Belloni all’incarico di direttore del Dis. L’ambasciatrice sarebbe scaduta nel prossimo maggio.
La decisione sarebbe stata comunicata da Belloni all’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano. L’ambasciatrice avrebbe smentito che la scelta di lasciare l’organismo che coordina le due agenzie di intelligence sia legata all’assunzione di un nuovo incarico in un’altra istituzione.
“La presidente Meloni sì è spinta molto più in là delle più pessimistiche previsioni. È il caso che riferisca in Parlamento, e chiarisca alla Nazione, le ragioni per cui la tutela della tanto amata sovranità nazionale dovrebbe essere affidata a un privato cittadino americano dalle cui imprese satellitari dovrebbero dipendere alcuni servizi di telecomunicazioni crittografate e, in particolare, quelle relative alle forze armate.
Il contratto da 1,5 miliardi fra lo Stato italiano e la società SpaceX non si capisce da chi è stato deliberato, approvato e autorizzato. Siamo di fronte alla nuova frontiera dell’antieuropeismo, accantonato da Meloni il tempo necessario per spedire Fitto alla Commissione?
Il sistema Iris2, sistema pubblico europeo, e dunque sotto il controllo dei governi, può rendere servizi di qualità non inferiore, così assicurano gli esperti del settore. Come si può credere a Bruxelles che l’Italia vuole una difesa europea dopo un atto simile come il contratto con SpaceX?
Mi chiedo se esista un legame fra le dimissioni di Elisabetta Belloni, dalla guida del Dis, e la notizia del contratto da 1,5 miliardi di euro con Elon Musk”. Lo scrive in una nota Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione.
Enrico Borghi Pd: “Primi effetti politici di una cenetta con proiezione in quel della Florida”
Primo: il ministro degli Esteri italiano lasciato all’oscuro di tutto, e messo da parte come un maggiordomo silente.
Secondo: il portavoce di una azienda straniera diventa il punto di riferimento del governo sovranista italiano, che si compiace dello status affibbiatogli senza accorgersi della trasformazione in succursale.
Terzo: come conseguenza, si prenota un assegno da staccare da parte del governo italiano a favore del nuovo leader americano (i leader democristiani andavano negli States a incassare gli assegni, oggi evidentemente si è invertito il flusso…);
Quarto: incidentalmente, filtra la notizia che il capo dei servizi segreti italiani si è dimesso. Tu chiamale, se vuoi, emozioni da resort
(da agenzie)
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