PERCHE’ FICO NON VA PIU’ IN AUTOBUS? CHE ABBIA PERSO L’ABBONAMENTO?
SONO MESI CHE NON RIESCE PIU’ A PRENDERE UN TORPEDONE PER ANDARE AL LAVORO ED E’ COSTRETTO A PRENDERE L’AUTO BLU
Oggi vogliamo occuparci di un dramma di immani proporzioni che ha colpito al cuore, all’aorta e pure all’ippotalamo le massime istituzioni della Terza Repubblica.
Sono mesi che il Presidente Fico non riesce a prendere l’autobus per andare al lavoro e tragicamente non può farsi fotografare seraficamente assiso su un mezzo ATAC semideserto (in oltre 40 anni non ho mai visto a Roma un torpedone vuoto nemmeno da militare prima dell’alba).
Allora abbiamo sguinzagliato i migliori giornalisti investigativi presso i commessi della Camera, presso gli amici di Bisignani, presso il team di Dagospia, persino presso Lercio.
Alla fine sembra appurato che il Presidente abbia perso l’abbonamento e sia costretto, contro la sua volontà , a servirsi dell’auto blu con tutto il codazzo della scorta.
Pare non ci sia stato alcunchè da fare: Fico ha cercato dapperutto, ha chiesto alla amica della sua compagna (che non era una colf in nero), all’immigrato che gli faceva i lavoretti in casa (ma per un impeto di buon cuore), alla piattaforma Rousseau, al meet up di Scampia.
Ma questo benedetto abbonamento non salta fuori.
Allora cari lettori vi chiedo un sacrificio. Facciamo una colletta per ricomprare l’abbonamento ATAC a Fico.
Mi strazia il cuore a pensare che un honesto grillino debba tutti i giorni prestarsi a farsi scarrozzare (magari a sirene spiegate) come un volgare membro della casta, un politico di professione, o addirittura un dipendente di noi cittadini che non vive tra le gente.
E’ uno spettacolo avvilente, una gogna che non merita il peggior cacicchio dalemiano. Vi prego, salviamo il cittadino Fico da questa immane onta e restituiamolo alle ovazioni sincere delle masse pentastellate che hanno creduto in lui.
(da “NextQuotidiano”)
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