PERCHE’ IL TETTO UE DEL CONTANTE A 10.000 EURO NON DA’ RAGIONE A MELONI E SALVINI
L’EUROPA FA UN PASSO AVANTI, NON INDIETRO, FINORA NON ESISTEVA IN MOLTI PAESI… E IN ITALIA, CON L’EVASIONE IVA A LIVELLI RECORD, QUEL TETTO NON BASTA
Nel dibattito rozzo cui spesso il centrodestra ricorre quando si tratta di discutere e affrontare il macigno vergognoso della nostra evasione fiscale, di sicuro entrerà subito la decisione annunciata dal Consiglio europeo di fissare il tetto per l’utilizzo del contante a 10 mila euro.
Ma come? Anche noi volevamo prevedere quella quota – è la più probabile delle reazioni dei sostenitori del governo Meloni – e invece c’è stata una sollevazione, una marea di critiche. Avvertimenti. Richiami. Anche da Istituzioni pubbliche autorevoli come la Banca d’Italia e l’Ufficio Parlamentare di Bilancio. E allora? Allora avevamo ragione noi, sarà la lunga eco di Palazzo Chigi. Già iniziata con un tweet di Salvini: “L’Europa raddoppia il tetto all’uso del contante previsto dal governo italiano. Sinistri e critici in silenzio oggi?”.
No, il governo non ha ragione a portare il tetto al contante a 5mila euro. Per due motivi essenziali.
Il primo: la decisione europea non è un passo indietro rispetto a posizioni già assunte. Quella misura, a livello comunitario, non esisteva. In Germania, ad esempio, non è previsto alcun limite al cash. Averlo adesso inserito in una misura europea, equivale a compiere un primo passo avanti. E’ cioè la dimostrazione che l’Ue considera indispensabile intraprendere quella strada.
Il secondo: l’Italia non è la Germania. E non è nemmeno la Francia. E nemmeno la Spagna. Il nostro tasso di evasione fiscale è il più alto. Basti un dato, appena reso pubblico, a confermarlo: siamo il Paese con la percentuale più alta di Iva non riscossa.
Il 20,8 per cento per un valore di oltre 26 miliardi. Per capirci: con quei 26 miliardi il governo avrebbe potuto scontare il prezzo della benzina almeno fino a settembre 2023. E non fino a marzo. Sarebbe stato un bel risparmio per tutti.
Come hanno spiegato sia la Banca d’Italia sia l’Ufficio Parlamentare del Bilancio, in Italia più contanti uguale più evasione. Alzare la soglia dei pagamenti in contanti o cancellare i pagamenti con il Pos non è il ripristino di una libertà, è una truffa. Che nasce da una impostazione culturale: i soldi allo Stato sono buttati. E per una manciata di voti in più, la destra populista è allora pronta ad assecondare una deriva che sta rovinando il Paese da almeno una quarantina di anni.
Una classe dirigente degna di questa nome, dovrebbe fare il contrario. Riconoscere il contesto in cui opera e lanciare un segnale opposto. E ricordare a tutti coloro che non pagano le tasse: in presenza di una crisi, come quella della pandemia o della guerra in Ucraina, lo Stato può aiutare i cittadini se ha le risorse. Come sta facendo, ad esempio, la Germania che ha messo in campo 200 miliardi. Ma se non le ha, può fare poco o nulla. Le tasse servono anche a questo.
(da La Repubblica)
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