PISAPIA LANCIA GIORGIO GORI PER LA SFIDA A MARONI ALLE REGIONALI DELLA LOMBARDIA
“E’ UN CANDIDATO GIUSTO, SE NON SAREMO UNITI REGALIAMO LA VITTORIA AL CENTRODESTRA”
È la strada dell’unità , quella che ora traccia Giuliano Pisapia: è così che il centrosinistra dovrà presentarsi alle Regionali. E non solo. Perchè, dice l’ex sindaco sperando in un election day nel 2018, “mi sembrerebbe anomalo se si andasse insieme alle elezioni in Lombardia e divisi a quelle nazionali: i nostri elettori e amici non capirebbero se si trovassero di fronte a due coalizioni diverse”.
Ma adesso, il fondatore di Campo progressista fa un passo in più. E per la scalata al Pirellone apre le porte alla candidatura di Giorgio Gori.
Eccolo, il nome che potrebbe riunire le anime del centrosinistra in Lombardia. Perchè di questo Pisapia è sicuro: la coalizione qui si farà .
“Non solo perchè è l’unico modo per vincere le elezioni, ma perchè in questi anni abbiamo lavorato insieme, e nella maggior parte dei comuni siamo insieme ad affrontare la sfida. Se non ne siamo consapevoli regaleremo la Lombardia al centrodestra o ai 5 Stelle”. E a guidare la corsa potrebbe essere proprio il sindaco di Bergamo.
“Sicuramente Gori potrebbe essere un candidato giusto”, dice Pisapia. Che non esclude l’ipotesi. Anche perchè, aggiunge l’avvocato, ci sono “almeno altre due personalità impegnate in Lombardia politicamente e non solo “, che potrebbero spendersi per l’impresa. Ma lui stesso spiega come, ad esempio, un ritorno in patria del ministro delle Politiche agricole in questo momento sia difficile: “Tra questi ci potrebbe essere anche il ministro Maurizio Martina, ma mi sembra che sia impegnato in altre sfide”.
Sono state prove di dialogo quelle andate in scena tra Giuliano Pisapia e il ministro dei Trasporti Graziano Delrio: entrambi lì, sullo stesso palco di un incontro organizzato dalle Acli; entrambi a rilanciare la necessità di un “centrosinistra forte e unito” per non regalare spazio a centrodestra e grillini. E alla fine si torna sempre al volto lombardo della coalizione che sfiderà Roberto Maroni. Un candidato che, dice l’ex sindaco, potrà essere scelto attraverso due strade.
Una via è quella delle “primarie”. La seconda, però, sarebbe un’investitura diretta di “un candidato che l’intera coalizione crede che possa essere vincente”. In quel caso, sembra essere il sottinteso, si potrebbe anche non chiamare a raccolta il popolo dei gazebo. “Ma credo che siano i diretti interessati a dover decidere – è la precisazione finale – io oggi non ho nessun ruolo politico e partitico”.
Quasi un modo per dire che no, lui non sarà una carta da giocare direttamente.
(da agenzie)
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