PRIMA DELLA SCALA: SCONTRI E LANCI DI UOVA
CENTRO CITTA’ BLINDATO, MA LO SCHIERAMENTO DI AGENTI NON HA FERMATO LA PROTESTA PER IL DIRITTO ALLA CASA E AL LAVORO
Transenne divelte e lancio di oggetti: è altissima la tensione in piazza Scala, nel cuore di Milano, all’incrocio con via Case Rotte, davanti al teatro che sta per inaugurare la stagione.
Un centinaio di antagonisti hanno spostato le transenne che la polizia aveva messo a protezione della ‘zona rossa’: la polizia avanza per evitare che i centri sociali arrivino in piazza Duomo dove sta iniziando il Fidelio di Beethoven rivisto in chiave moderna. Per evitare problemi, gli ospiti più in vista della prima sono entrati da ingressi laterali.
Gli scontri in piazza.
Le fila dei manifestanti – che protestano per il diritto alla casa e il diritto al lavoro – si sono ingrossate col passare delle ore: all’inizio della manifestazione, infatti, erano una ventina i manifestanti, soprattutto dei Cantieri.
A loro si è aggiunto un gruppo di anarchici insurrezionalisti.
In via Santa Margherita un gruppo di antagonisti del centro sociale Cantiere ha tentato di sfondare il cordone di polizia per entrare in piazza della Scala, nella zona rossa, ed è stato respinto con due cariche e diverse manganellate.
Secondo gli antagonisti ci sono due feriti: “Ci hanno manganellato, due di noi sono stati colpiti alla testa”.
Uova e petardi contro gli agenti.
Gli antagonisti – tutti con il volto coperto e con caschi in testa – hanno risposto lanciando uova e petardi. I contestatori hanno scudi di polistirolo con scritto “que se vayan todos”, “fight the police” e “Renzi 71”.
Gli antagonisti protestano contro il governo, in rappresentanza del quale, alla prima, sarà presente il presidente del Senato Piero Grasso e il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, contro il Jobs act e contro gli sgomberi delle case popolari occupate abusivamente. “Siete tutti ladri e mafiosi”, “Case per tutti e povertà per nessuno”, “Casa, diritti e dignità . Fuori la casta dalla città “: sono alcuni dei cori gridati al megafono.
La protesta in cima al Duomo.
Due antagonisti sono saliti sulle terrazze del Duomo e hanno esposto lo striscione “Occupiamo tutte le case vuote, basta sgomberi”.
Nel frattempo, un altro piccolo gruppo di manifestanti ha dato vita a un blitz in Galleria Vittorio Emanuele: sono saliti sulle impalcature e hanno srotolato uno striscione con una scritta identica a quella fatta sventolare dalla sommità della cattedrale.
I Cub con Renzi e Berlusconi pupazzi.
In piazza Scala è in atto una protesta pacifica da parte dei Cub con i pupazzi del premier Matteo Renzi e del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, con il microfono a disposizione dei passanti.
Sono comparse anche due maschere di Silvio Berlusconi e del premier Matteo Renzi e due casette di legno con insegne con scritto ‘Case Aler’ e ‘Elettrodux’.
Molti anche gli striscioni della Confederazione unitaria di base. “Alla prima del Teatro alla Scala si affollano banchieri, potenti politici, nuovi eroi di Renzi (padroni del vapore, grandi evasori, bancarottieri)”, è scritto nel volantino distribuito dai manifestanti in piazza della Scala.
“Fuori dal teatro lavoratori, precari, disoccupati, cassaintegrati, immigrati che quotidianamente vengono sfrattati dalle case e dalle fabbriche e giovani in cerca di lavoro cui si promette lavoro solo se si tagliano i diritti ai loro padri”.
Il sovrintendente parla alla piazza.
In risposta a ciò che sta avvenendo in piazza, il sovrintendente Alexander Pereira ha detto: “La gente dovrebbe pensare che quando si fanno queste serate di gala in cui si guadagnano tanti soldi, questi verranno utilizzati nel sociale. Fanno del bene e non del male”. Pereira invita tutti a ricordare che la Scala è il secondo più importante brand dell’Italia nel mondo, dopo la Ferrari e prima di Armani.
(da “La Repubblica”)
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