PRIMA GLI ITALIANI O PRIMA LA COCAINA? COME IL “DELEGATO” DELLA LEGA E’ FINITO IN CARCERE PER TRAFFICO DI DROGA
BARTOLOMEO FALCO ERA DELEGATO AD APRIRE SEZIONI E GESTIRE IL TESSERAMENTO PER IL PARTITO DI SALVINI
Bartolomeo Falco, ex consigliere comunale di Comiziano (Napoli), in un comunicato del coordinamento campano della Lega a giugno veniva indicato come delegato “ad aprire sezioni e gestire il tesseramento” della Lega a Comiziano nell’ambito di una riorganizzazione sui territori del Nolano.
Come con Salvino Caputo, arrestato per voto di scambio, ma anche come con Ciro Borriello, Maurizio Agostini e tanti altri, la Lega continua ad affidarsi sui territori a una “classe dirigente” scelta senza la necessaria attenzione. E i risultati fioccano.
Bartolomeo Falco è stato arrestato tre giorni fa insieme ad altre 71 persone. E nessuno si era accorto che il nome di quel 53enne, indicato al numero 28 della richiesta di arresto firmata dal pm Luigi Landolfi, corrispondeva a quello di un neo dirigente leghista.
Ci ha fatto caso il sito il24.it, che ieri mattina ha lanciato in home la notizia e la copia del comunicato stampa. Pensate alla faccia di Matteo Salvini, che dopo le operazioni antidroga applaude a carabinieri e poliziotti con il tweet: “Arrestati i mercanti di morte”.
Vincenzo Iurillo sul Fatto Quotidiano riporta alcune delle intercettazioni che hanno portato in carcere Falco:
Biagio chiama Bartolo. “Sto venendo da te, mi puoi dare 50 euro? Non dirmi niente è perchè debbo uscire con una ragazza ed ho paura, debbo mettere la benzina non dirmi niente! È successo una cosa in volata”.
Bartolo risponde: “Tranquillo, tranquillo”. Qualche minuto dopo Biagio richiama: “Va bene Bartolo ho risolto, mi hanno chiamato e ho risolto”.
Risate. Bartolo presta soldi? No, vende cocaina. Le telefonate, intercettate nella notte tra il 7 e l’8 ottobre 2015, sono agli atti di un blitz antidroga della Dda di Napoli.
Il coordinatore campano del Carroccio, il deputato Gianluca Cantalamessa, ha cercato di metterci una pezza dopo che la notizia si è diffusa: “Falco non risulta avere alcuna nomina dal partito”
Non è l’unico. A febbraio 2017 era invece stato arrestato Maurizio Agostini, consigliere circoscrizionale leghista a Mattarello, è stato arrestato insieme a un cittadino albanese, Stefan Dushku, 38enne in Italia senza fissa dimora.
La cocaina era “coperta” con il talco. La storia è raccontata da L’Adige e da Il Dolomiti. I due si trovavano su una Hyundai Atos e sono stati fermati al casello di Trento Sud. Vista l’agitazione dei due fermati i carabinieri hanno deciso di perquisire il mezzo e hanno trovato la cocaina, avvolta in involucri e ricoperta da talco mentolato per cercare di ingannare i cani antidroga.
Agostini è stato successivamente espulso dalla Lega Nord.
Proprio quel partito che quando uno straniero commette un reato inizia ad urlare — per bocca del suo Segretario — che gli immigrati sono tutti spacciatori e criminali.
Ad agosto era stato invece arrestato Ciro Borriello, sindaco di centrodestra di Torre del Greco.
Uno dei pochi sindaci del Sud Italia ad aver manifestato simpatie “leghiste” nei mesi scorsi, quando aveva dichiarato che le frasi contro i napoletani e la secessione erano “solo folklore”, e aveva poi espresso contrarietà all’accoglienza dei trecento migranti in arrivo dal piano di riparto nazionale. In pieno stile leghista.
“Creeranno solo numerosi problemi a Torre del Greco — sottolineava all’epoca al Fatto e poi aggiungeva — in Nigeria non c’è alcuna guerra civile, i migranti che arrivano lo fanno perchè nel loro paese guadagnano 40 euro al mese e da noi invece basta restare pochi minuti fuori a un negozio per guadagnare la stessa cifra. Gli immigrati non ci portano di certo ricchezza, io credo che 35 euro al giorno sarebbero felici di averli anche i torresi. Devono restare a casa loro” concludeva.
Borriello è stato arrestato con l’accusa di corruzione per aver pilotato alcuni appalti a favore della Fratelli Balsamo Srl una ditta che secondo gli inquirenti avrebbe “costituito mediante escamotages contabili, fondi neri di denaro contante, funzionali a ripagare lautamente gli atti contrari ai doveri di ufficio posti in essere dal primo cittadino”.
In quell’occasione l’ufficio stampa della Lega e il coordinatore campano di Noi con Salvini facevano sapere che “per la cronaca, nonostante le richieste per entrare in Noi Con Salvini — notizia verificabile attraverso i quadri locali del partito — questo signore non è mai entrato e non si è mai tesserato”.
(da “NextQuotidiano“)
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