PRIMA RIUNIONE PER LA GIUNTA MUSUMECI E SGARBI E’ GIA’ ASSENTE
IL CRITICO AVEVA GIA’ FATTO IL SUO SHOW CON LA STAMPA: “IL POSTO MI SPETTAVA, HO PORTATO IL 5% DI VOTI A MUSUMECI”… IL GOVERNATORE: “MOMENTO DIFFICILE, VI SORPRENDEREMO”: CI BASTANO QUELLE CHE CI HA GIA’ RISERVATO
Quando si insedia la giunta Vittorio Sgarbi non c’è. La prima riunione del governo di Nello Musumeci si è riunita con undici assessori su 12: all’appello mancava infatti il neo-assessore ai Beni culturali, che per Musumeci “aveva un volo alle 16”.
Sgarbi si è presentato a Palazzo d’Orlèans, ha fatto un breve rendez-vous coi giornalisti, ma non è mai arrivato in Sala Alessi per la photo-opportunity organizzata dal governatore e la prima seduta della giunta.
Il resto è la cronaca delle dichiarazioni di prammatica. “Il momento è drammatico — dice Musumeci — e vi diremo nei prossimi giorni cosa faremo. Dateci il tempo di avviare questa macchina e poi vi sorprenderemo. Abbiamo molte cose da dirci e da fare. Questa giunta di governo ha deciso di tenere un profilo basso nella comunicazione esterna che spero vogliate apprezzare”.
Pochi minuti prima, però, gli assessori si erano mossi in direzione opposta.
“Io — aveva esordito Sgarbi – sono assessore in quota di nessuno. Musumeci ha vinto con uno scarto di cinque punti che poi sono quelli che venivano attribuiti al mio movimento Rinascimento. L’assessorato mi spettava”.
Un assessorato che secondo Sgarbi non sarebbe stato possibile cedere alla componente trapanese di Forza Italia, che oggi ha polemizzato attraverso le dimissioni di Antonio D’Alì, e che potrebbe essere a tempo: “Se diventassi ministro — avvisa Sgarbi — lascerei. Ma se diventassi senatore mi dimetterei da Palazzo Madama”.
Poi Sgarbi è passato a illustrare i suoi progetti, a partire dalla ricostruzione del tempio G di Selinunte: “Nascerà un’autorità regionale per i Beni culturali, un Alto commissario per le arti nel Mediterraneo”.
Vincenzo Figuccia, neo-assessore ai Rifiuti, dice invece che sui termovalorizzatori si deciderà collegialmente.
Per l’assessore regionale al Territorio Toto Cordaro la priorità è “una grande ricognizione su tutte le criticità che ci sono in Sicilia”
Intanto, però, c’è anche un addio. La segretaria generale di Palazzo d’Orlèans Patrizia Monterosso ha salutato il personale della presidenza: la burocrate è in uscita dopo avere ricoperto l’incarico coi governi Lombardo e Crocetta.
(da agenzie)
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