PRIMO ATTO DELLA GIUNTA LEGHISTA DI FERRARA: SI AUMENTA LO STIPENDIO DEL 10%
I RIVOLUZIONARI PADAGNI CANCELLANO IL TAGLIO ATTUATO DALLA PRECEDENTE AMMINISTRAZIONE…. COSTERA’ AI CITTADINI 225.000 EURO IN PIU’… 6400 EURO AL SINDACO, 4800 EURO IL VICE, 3800 EURO GLI ASSESSORI
Promettere di essere diversi, ma diversi da chi?
E così la favola del rinnovamento di Ferrara attraverso la neo eletta giunta leghista parte da un portafoglio molto più pieno rispetto alla precedente amministrazione.
Il salvadanaio più colmo, però, non è quello delle casse comunali, ma quello nelle case dei componenti della nuova Giunta alla guida della città .
Il sindaco Alan Fabbri — eletto dopo il ballottaggio dello scorso 9 giugno — infatti, ha approvato le indennità che saranno pagate agli assessori e ai consiglieri comunali per tutto il loro mandato. Con una sorpresa.
Andando contro la linea della spending review — tra le mozioni della campagna elettorale del Carroccio c’era anche lo sperpero di denaro pubblico da parte della precedente guida delle città da parte del Partito Democratico -, la giunta ha approvato il ritorno agli emolumenti del passato.
Un 10% in più rispetto a quanto percepito — dopo un taglio deciso dalla passata amministrazione dem — dal «governo precedente».
Il che, tirando le somme, equivale a una spesa di 225mila euro in più solo per il pagamento degli stipendi di sindaco, assessori e componenti vari della Giunta.
Con questa mossa, dunque, il sindaco di Ferrara — il leghista Alan Fabbri — percepirà uno stipendio di 6400 euro al mese, il vicesindaco Nicola Lodi ne avrà oltre 4800 e gli altri assessori supereranno di gran lunga i 3800 euro mensili.
Il tutto dopo l’incremento dello stipendio del Presidente del Consiglio Comunale della cittadina estense, Lorenzo Poltronieri, il cui costo mensile era già stato ritoccato del 15%.
Spese, spese, spese. Niente revisione dei conti, ma un ritorno al passato superando il taglio degli stipendi attuato dal Partito Democratico nel corso dell’amministrazione 2014-2019, durante la quale gli emolumenti a sindaco, vicesindaco e assessori era stato ritoccato al ribasso del 10%. Ora quella sforbiciata è stata ricucita, facendo aumentare i costi della classe politica di Ferrara di 225mila euro. Il cambiamento dei diversi, ma diversi da chi?
(da agenzie)
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