PROCESSO GREGORETTI: MA IL BULLO SBORONE CHE VOLEVA I POTERI FORTI E’ LO STESSO CHE ORA CERCA DI NASCONDERSI DIETRO A CONTE?
ORA CHE FINALMENTE DEVE RISPONDERE DEI REATI COMMESSI CERCA DI SCARICARE LE COLPE SUGLI ALTRI
Se la memoria non inganna 60 milioni di italiani, tutti ricordano le frasi sprezzanti dell’ex ministro Salvini sui migranti e sulle Ong
Rivendicazioni politiche delle sue scelte e del suo ruolo di ‘uomo forte’ nell’impedire l’inesistente invasione e nel dipingere i richiedenti asilo come potenziali criminali, spacciatori e terroristi e le organizzazioni umanitarie come emanazione dei centro sociali che favorivano l’immigrazione clandestina.
Tutti ricordano la sua propaganda.
Tutti ricordano quando parlava di ‘pacchia’ di ‘crociera’ di finti profughi che scappavano da guerre inesistenti, anche quando provenivano da zone dove la guerra c’era effettivamente.
Ce lo ricordiamo che proprio nei giorni della sofferenza della Gregoretti Salvini aveva platealmente disertato il vertice di Parigi nel quale si doveva studiare un meccanismo automatico di redistribuzione dei migranti.
E ora lo sborone, l’uomo dei pieni poteri, l’uomo che ha tentato di convincere gli italiani che ha salvato l’Italia e ha difeso i confini da mollaccioni e immigrazionisti che fa?
Al processo si nasconde dietro a Conte e si nasconde perfino dietro a Toninelli.
Quando si dice il coraggio dell’uomo…
(da Globalist)
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