QUANDO LEGA E M5S PROMETTEVANO CHE IL NUOVO PONTE DI GENOVA SAREBBE STATO ULTIMATO ENTRO LA FINE DEL 2019
ORA TONINELLI PARLA DI “PRIMAVERA 2020” MA SE VA BENE NON SARA’ PRONTO PRIMA DI LUGLIO
Oggi il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli era a Genova per presenziare alla prima colata di cemento del nuovo viadotto sul Polcevera che andrà a sostituire il Ponte Morandi crollato il 14 agosto 2018.
Nell’occasione il ministro ha fatto sapere che si tratta di una giornata importante «perchè il lavoro che abbiamo fatto nei mesi scorsi finalmente inizia a essere tangibile».
Toninelli ha anche fatto alcune previsioni sulla realizzazione dell’opera «penso che per la fine dell’anno il nuovo ponte sarà in piedi e, nella primavera del 2020, lo si possa inaugurare».
Manca ancora poco meno di un anno (secondo le stime del ministro) all’inaugurazione del nuovo viadotto sul Polcevera.
Il 14 agosto prossimo ci sarà il primo anniversario della tragedia del Ponte Morandi. Secondo Toninelli «la prima colata di calcestruzzo significa che stiamo finalmente ricostruendo: il simbolo del fallimento della gestione della cosa pubblica data ai privati sarà un brutto ricordo».
Per la verità i ricordi sono ancora tutti lì, davanti agli occhi di tutti. Il ponte deve essere ancora demolito completamente, le due torri strallate saranno abbattute con l’esplosivo venerdì a quasi undici mesi dal disastro.
Era il 4 settembre 2019, a meno di un mese dal crollo dei Ponte Morandi quando il governo Conte firmava un impegno solenne, una risoluzione con cui si prometteva che i tempi di ricostruzione on sarebbero stati superiori ad un anno.
Ovviamente nè Conte, nè Toninelli avevano pensato che prima di procedere alla demolizione era necessario attendere i tempi tecnici delle indagini e il dissequestro delle macerie e della struttura rimasta in piedi. Dettagli.
Come è un dettaglio il fatto che il famoso Decreto Genova sia stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo il 28 settembre, a più di un mese dalla tragedia nella quale hanno perso la vita 43 persone.
E nel Decreto così tanto faticosamente elaborato, mancavano i soldi per il Ponte. Per nominare il Commissario per la ricostruzione invece il Governo ci ha impiegato ben 51 giorni.
Per l’avvio dei lavoro di demolizioni invece si dovette aspettare 129 giorni (21 dicembre 2018) mentre la ricostruzione iniziò solo il 15 aprile 2019 (dopo 244 giorni).
A dicembre del 2018 Toninelli dichiarava a Radio Anch’io che il nuovo ponte (su progetto di Renzo Piano) «sarà in piedi a fine 2019 e all’inizio del 2020 al massimo verrà inaugurato, magari addirittura a fine dicembre».
Oggi quella data è già slittata di tre mesi, si parla della primavera quindi come minimo a marzo dell’anno prossimo.
E non era nemmeno la prima volta che Toninelli cambiava previsione, appena quindici giorni prima, il 7 dicembre, il ministro a Rai 3 annunciava che il ponte sarebbe stato pronto «entro la fine dell’anno prossimo» ovvero a dicembre 2019.
Allo stato attuale possiamo scommettere che il ponte non sarà pronto prima di luglio 2020.
(da agenzie)
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