QUIRINALE, PRIMO GIRO DI VETI INCROCIATI PER IL SUCCESSORE DI NAPOLITANO
SARA’ IL PD A SOTTOPORRE IL PROFILO DEL CANDIDATO…VENDOLA PROPONE PRODI PER FAR SALTARE IL NAZARENO… GRILLO VUOLE UN NON POLITICO, NCD UN CATTOLICO
Ognuno ha le sue preferenze. Ma messe insieme, le preferenze di tutti, rendono praticamente impossibile la ricerca di un candidato per la successione di Giorgio Napolitano che accontenti tutte le forze politiche.
In altre parole, qualcuno dovrà fare un passo indietro.
Finora sul campo ci sono solo due certezze.
La prima l’ha fornita il diretto interessato, Giorgio Napolitano, annunciando pochi giorni fa che il suo addio al Quirinale è “imminente”.
La seconda l’ha comunicata oggi il presidente del Consiglio Matteo Renzi, in una conversazione con il Foglio, con cui ha fatto capire ad alleati e oppositori che la prima mossa sarà saldamente in mano al Partito democratico.
“Il giorno dopo le dimissioni il Pd convocherà i gruppi parlamentari, la direzione, i delegati regionali e apriremo un’assemblea permanente. Nessuno potrà dire ‘non ho avuto un luogo dove discutere'”, ha detto Renzi.
“Una volta elaborato un profilo – ha spiegato – lo proporremo ai nostri alleati, poi a tutti gli altri partiti: dal M5S a Sel passando ovviamente anche per la Lega. Per trovare il candidato giusto non penso sia uno scandalo aspettare qualche votazione”.
Le posizioni tra le forze politiche restano distanti.
L’ultimo ad esprimersi sul tema è stato oggi Nichi Vendola: “Se il Pd vuole, dopo quattro votazioni possiamo eleggere Romano Prodi al Quirinale”, ha detto il presidente della Regione Puglia, cercando di ributtare nella mischia un nome che – malgrado i tatticismi di questa settimana – appare per il momento fuori dai giochi.
Candidatura, quella dell’ex presidente del Consiglio, invece sonoramente respinta al mittente dal Carroccio che ha chiuso la porta a due dei nomi più autorevoli tra quelli finiti nel toto-Quirinale. “Basta che non arrivino rottami come Prodi o Amato”, ha tagliato corto Matteo Salvini.
E proprio Giuliano Amato sarebbe un nome non sgradito all’altro frontman dell’opposizione, Silvio Berlusconi, che invece è pronto alle barricate pur di non dare il via libera al fondatore dell’Ulivo.
Berlusconi vuole un moderato, il che taglierebbe fuori dai giochi tutta la pattuglia di ex Ds, da Walter Veltroni a Pierluigi Bersani fino a Pero Fassino e Anna Finocchiaro. Ma anche le carte dell’ex premier, come quelle del presidente del Consiglio, restano copertissime.
L’unico nome uscito anzitempo da una possibile rosa è quello dell’ex ministro Paola Severino, messa fuori gioco dal fedelissimo di Berlusconi, Giovanni Toti: “Ritengo che la Severino abbia fatto parte di un governo che abbia fatto danni a questo paese, non mi pare possa esser una candidata”.
Porta socchiusa invece per PIerferdinando Casini : “Un centrista che viene dalla nostra area”.
E proprio per un cattolico spinge anche il leader di Ncd e piccolo azionista del governo, Angelino Alfano, che domenica scorsa – ospite di “In mezz’ora”, si è limitato ad invocare la ricerca di una figura “autorevole” possibilmente non espressione del Pd. Nomi che risulterebbero sgraditi in arrivo dal centrosinistra, in questo senso, potrebbero essere quelli di Pierluigi Castagnetti e Sergio Matterella.
Ma a completare il complicato puzzle delle preferenze, si aggiunge il Movimento 5 Stelle che invece, come accaduto nella primavera 2013, aprirà ancora ai propri sostenitori la scelta del proprio candidato: “Ci serve un Presidente che non parli di indulto ma incalzi il Parlamento e il governo a fare subito una seria legge anticorruzione. Più che un nome, un profilo alla Pertini”, ha spiegato alla Stampa il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio.
Ma di nomi, ovviamente, ancora non se ne parla: “Per ora – ha detto Di Maio – crediamo che solo con le Quirinarie, che prevedono il coinvolgimento diretto dei cittadini, si possa raggiungere un profilo simile”.
Stessa idea del leader 5 stelle Beppe Grillo che dopo aver escluso un sostegno a Prodi ha auspicato la scelta di un “non politico”: “Vorremmo trovare – ha detto incontrando la stampa estera – una persona al di fuori della politica e dei partiti”.
(da “Huffingtonpost”)
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