REGIONALI LIGURIA: SI SVELA IL BLUFF DELLA LEGA, RIXI NON E’ MAI STATO CANDIDATO PERCHE DA TERZO NON PUO’ PERMETTERSI DI NON RIENTRARE IN REGIONE
FORZA ITALIA PROPONE TOTI CHE NON HA NULLA DA PERDERE… SALVINI HA BISOGNO DISPERATO DI AIUTO IN VENETO E CEDERA’ SU LIGURIA E TOSCANA DOVE AVEVA FATTO FINTA DI IMPORRE I SUOI UOMINI
Giovanni Toti, europarlamentare e consigliere politico di Silvio Berlusconi, potrebbe essere il candidato del centro destra in Liguria alle elezioni regionali.
Nelle ultime 24 ore si sono susseguiti incontri a livello nazionale tra Forza Italia e Lega Nord per mettere a punto lo scacchiere nelle varie regioni.
Il mediatore sarebbe ancora Gianni Letta.
L’obiettivo condiviso è quello di non correre separati in Veneto, Campania, Toscana e Liguria. Ma sul tappeto ci sono accordi politici ancora da definire, tensioni e divisioni tra le varie anime dei partiti della possibile coalizione.
Insomma la situazione è complessa, ma i rumors che arrivano dalla capitale parlano di un possibile passo indietro di Salvini sui candidati in corsa in Toscana e Liguria, in cambio del sostegno compatto alla candidatura di Zaia in Veneto.
Gli esponenti locali di Forza Italia e Lega dicono che al momento non c’è nulla di ufficiale.
Per chi conosce i personaggi non c’e’ da stupirsi, la candidatura di Rixi era solo un bluff per un semplice motivo: un candidato di centrodestra è destinato a finire dietro a Raffaella Paita e allla giovane candidata Cinquestelle.
E il regolamento elettorale della Liguria prevede che il candidato governatore che finisce terzo non venga eletto, anche nel caso che la sua lista ottenga dei consiglieri.
In pratica un kamikaze, un idealista, un martire della causa, non certo uno che vive grazie alla politica da 15 anni, che da consigliere regionale uscente mette assieme quasi 10.000 eurini e che non rinunciato neppure alla poltrona di consigliere comunale di Genova (con altri 1000 eurini).
Se a ciò si aggiunge che Rixi (come i suoi due colleghi leghisti in Regione) è pure indagato per i rimborsi in Regione (ostriche a Nizza, viaggi, ristoranti e regalie natalizie) si comprende bene il bluff della sua candidatura: doveva servire a Salvini per trattare con Berlusconi e ottenere il suo appoggio in Veneto, dove Zaia rischia grosso.
Quindi il nome di Toti è perfetto per la finalità perseguita: perdere come sempre con un nome foresto e dare una mano alla Paita con un debole candidato di bandiera che il giorno dopo ritornerà a fare il parlamentare europeo.
Altro che “togliere la Liguria alla sinistra”, come narrano gli slogan della Lego costruzioni.
In ogni caso se vorranno smentirci ne saremmo lieti: Rixi si presenti candidato governatore lo stesso, così è la volta che da trombato sarà costretto a trovarsi un lavoro senza l’aiuto di Rosy Mauro o di Salvini.
Con lo sgravio degli oneri fiscali per le aziende magari è il momento buono per trovare occupazione.
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